Il Frosinone ha chiuso il campionato di Serie B al nono posto in classifica, mostrando un calcio divertente, interpretato da una rosa giovane e coraggiosa. Se questo è stato possibile, molto lo si deve al lavoro in sede dello scorso calciomercato estivo del direttore generale del Frosinone, Guido Angelozzi.
Frosinone, Angelozzi: “La Serie A per me è il Frosinone“
Angelozzi è intervenuto ai microfoni di “Tuttomercatoweb“, per parlare della stagione appena passata e di quella in arrivo nel prossimo futuro. “L’anno scorso ho fatto una scelta: il Frosinone. Ho un presidente in gamba che mi fa lavorare. Fa piacere l’accostamento alla Serie A. Ma la Serie A per me è il Frosinone“: si esprime così il direttore generale dei ciociari sulla sua chiamata in terra laziale e sulle voci che vedono diversi club del massimo campionato interessati al suo ingaggio. Angelozzi ha poi discusso di come vede la squadra del Frosinone per la prossima stagione: “Una squadra giovane per far divertire i tifosi e creare un patrimonio“. Infine ha parlato del mister Fabio Grosso e di quanto sia stato importante: “Grosso? È voluto rimanere e ne siamo felici. Ha avuto un bel rapporto con me e con il presidente, c’è grande sintonia“.
Da Zerbin a Gatti, i grandi colpi di Angelozzi
Angelozzi si è reso artefice di diverse grandi operazioni. Il prestito dal Napoli di Alessio Zerbin, giovane esterno d’attacco che recentemente ha ottenuto la chiamata di Roberto Mancini per la nazionale italiana. Un altro grande colpo di Angelozzi è stato l’ingaggio di Federico Gatti, ceduto poi alla Juventus lo scorso gennaio per la grande cifra di dieci milioni di euro. Lo scorso 23 maggio Angelozzi si esprimeva così sul progetto del Frosinone: “Ora abbiamo cambiato filosofia. Prima di tutto c’è stato il ringiovanimento della rosa. All’inizio se qualcuno mi avesse detto: ti salverai alla penultima giornata, io sarei stato contento. Poi in corsa, durante il mercato e prima della partenza della stagione, abbiamo avuto la fortuna di prendere 3-4 giocatori importanti che sarebbero stati impossibile prendere se non fosse fallito il Chievo. Siamo partiti, unitamente a ragazzi che provenivano dalla serie C ed a qualche giovane in prestito“. Un lavoro fantastico sul calciomercato che il direttore generale dovrà adesso ripetere, per vivere di nuovo una grande stagione, puntando forse ad obiettivi più alti, come la qualificazione ai play-off per puntare alla promozione in Serie A.
Matteo Mambella