FUORI da ogni schema precostituito, la Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma è un trionfo di moda, cultura, arte, scrittura che con installazioni e sinestesia racconta la grande corrente dell’arte contemporanea italiana e internazionale
Il Palazzo delle Esposizioni tra arte e cultura: “FUORI” è un trionfo di sensazioni che racconta l’arte contemporanea dell’ultimo secolo
“Si dice che il mito sia nato per rappresentare l’irrappresentabile attraverso un racconto senza fine, e che quindi sia costretto a tornare sempre dove non è mai stato. La sua esistenza è intrecciata con la narrazione infinta delle proprie gesta: la mitologia, ovvero la storia della sua storia.”
Ecco come Zapruder Filmmakersgroup ha deciso di raccontare la sua Zeus Machine al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nella Quadriennale d’arte targata “FUORI”.
L’opera, un video in 2K intitolato “Zeus Machine”, è una delle più suggestive opere contenute in una delle sale del Palazzo delle Esposizioni che quest’anno, con “FUORI” ha superato ogni limite.

In ogni angolo c’è movimento, musiche, colori, rumori, sensazioni miste che immergono il visitatore in una vera e propria esperienza che del “classicamente museale” ne decompone anche il nucleo. FUORI è energia e ambiguità: un invito ad uscire dagli schemi canonici per riviverli nella loro essenza più assoluta. La vittoria della “forma” si manifesta sottoforma di installazioni che costeggiano le pareti, gli angoli, il soffitto e il pavimento.
Disperdersi per ritrovarsi!
Un percorso che impone la messa a nudo delle proprie percezioni nella visione scrosciante dell’imperturbabilità personale. Si tratta di meta-teatro, meta-cinema, meta-arte, meta-mediologia: le opere sembrano i veri visitatori che scrutano con attenzione le percezioni di colui che pensa di entrare in un museo e si ritrova in un “mondo altro”.

A cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, “FUORI” al Palazzo delle Esposizioni propone una visione dell’arte dagli anni ’70 ad oggi. Indaga le relazioni di tutte le forme artistiche e di 43 geniali menti di artisti di diverse generazioni. Oltre 300 opere su due piani invitano ad un vero e proprio viaggio tra sorpresa e meraviglia.
Serafina Di Lascio