Gigi Proietti ed i murales. La morte dell’amato e stimato attore romano, a distanza di qualche giorno, ancora riecheggia nei pensieri e nella quotidianità di Roma, sua città natale alla quale aveva fuso la sua scintillante carriera da showman del mondo dello spettacolo. Uno degli ultimi grandi, un capostipite della romanità verace che sapeva abbinare eleganza e signorilità ad un dialetto molto popolare. Era amato dalle Alpi fino a Lampedusa e la sua grandezza, nel giorno del suo addio, ha lasciato un vuoto incolmabile in tutta la Nazione. La Capitale non si arrende al distacco: diversi artisti, infatti, hanno creato bellissimi murales che ritraggono Gigi Proietti. Un modo per sentire sempre vicino un concittadino che, per anni, ha strappato risate a tutti. Ecco la mappa dei quartieri che hanno dedicato un ricordo pittografico all’attore.
Roma non dimentica: Gigi Proeitti ed i murales
L’enorme vuoto lasciato da Gigi Proietti deve essere colmato in un qualche modo. Roma, la sua città, ha deciso di dedicare al grande attore diversi murales che, come funghi meravigliosi, sono spuntati in giro nei quadranti della “Città Eterna“. In queste opere d’arte, “Mandrake” è raffigurato in diverse scene dei film interpretati, con enormi e contagiosi sorriso e con quella “paternità” rassicurante nella quale tutta la metropoli si è cullata per molto tempo. Il murales del Tufello, via Tonale, è alto 15 metri e si arrampica sulla facciata del palazzo Ater. Il disegno è stato realizzato in collaborazione con l’A.S. Roma, squadra del cuore dell’attore scomparso all’età di 80 anni.
Sempre al Tufello, ma questa volta in via Capraia, possiamo ammirare un ritratto, più piccolo del precedente, che ritrae un giovanissimo Gigi Proietti in una scena di “A me gli occhi please“, tra gli spettacoli più amati fatti dal romano. Tra via della Tribuna di Tor de’ Specchi e piazza D’Aracoeli, è stato affisso un manifesto sul muro del bar delle riprese che raffigura Proietti nei panni di “Mandrake“, celebre personaggio di “Febbre da cavallo“. L’opera è della street artist Laika.
Altri omaggi: dal Brancaccio al Trullo
In viale Jonio, è apparso un altro murales in onore di Gigi Proietti che rimanda alla celebre barzelletta del “Cavaliere Nero“. L’opera è stata realizzata da Anna Maria Tierno in collaborazione con “Arte e città a colori“. Il Trullo si è impreziosito dal “sorriso magico” dell’attore accompagnato dalla celebre frase “Te saluta coso“. Il Tufello è il quartiere in cui il romano è più presente: non molto distante da via Capraia, è stato fatto un altro murales dedicato a “Mandrake” e alla battuta che recita “Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti“.
Infine, immancabile il messaggio del teatro Brancaccio di Roma che ha dipinto sulla sua serranda la faccia di Gigi Proietti circondata da un’infinità di numeri 18, rimando ad una delle barzellette più divertenti del romano. L’attore ne è stato direttore artistico dal 2001 al 2007. Roma non dimentica, quindi, uno dei suoi figli più in vista ed amati di sempre. La “Città Eterna” si è fusa, grazie alle opere d’arte, con il talento infinto di Gigi Proietti. Ecco la galleria dei murales:
ANDREA MARI
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