Le parole del “Principe” Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma, ai microfoni de Il Corriere dello Sport in vista della finalissima, attesissima, tra i giallorossi e il Siviglia che metterà in palio la coppa dell’Europa League.
È stato l’unico capitano della storia della Roma a giocare una finale, poi persa contro l’Inter nel doppio confronto con non poche polemiche, di Coppa UEFA. Oggi il nome della competizione è diverso, così come il formato del torneo. Le sensazioni, però, sono sempre le stesse e l’attesa è davvero snervante. Parlando dell’ultimo atto, l’ex numero dieci giallorosso ha toccato anche il tasto Josè Mourinho consigliando al tecnico portoghese di rimanere all’ombra del Colosseo.
L’intervista di Giuseppe Giannini: “Sento particolarmente la finale di Budapest”

Che effetto le fa vedere la Roma di nuovo in una finale europea?
“Sono contentissimo per questo traguardo. È l’ennesima dimostrazione della scelta giusta fatta due anni fa nel prendere Mourinho. È stata un’intuizione geniale e si sta rivelando fondamentale. È stata la scelta giusta portare lo Special One in una grande piazza come Roma, affamata di vittorie”.
Lei è stato il capitano della Roma che ha disputato la finale di Coppa UEFA contro l’Inter.
“Sì, e sento particolarmente questa finale di Budapest. Quando arrivi a un passo dal trofeo subentrano tensioni e devi essere bravo a saperle gestire. Proprio per questo avere Mourinho con la sua esperienza può aiutare il gruppo ad affrontare la partita. Noi siamo stati sfortunati a incontrare una squadra italiana”.
Quindi in finale meglio il Siviglia della Juventus?
“Secondo me sì. Il Siviglia sente sua questa coppa dopo averla vinta sei volte, il suo eccesso di sicurezza nella competizione potrebbe essere un vantaggio per la Roma. Gli spagnoli dopo un campionato deludente hanno magari anche più pressione e questo può alleggerire la squadra di Mou”.
Che effetto le fa vedere la Roma di nuovo in una finale europea?
“Sono contentissimo per questo traguardo. È l’ennesima dimostrazione della scelta giusta fatta due anni fa nel prendere Mourinho. È stata un’intuizione geniale e si sta rivelando fondamentale. È stata la scelta giusta portare lo Special One in una grande piazza come Roma, affamata di vittorie”.
Lei è stato il capitano della Roma che ha disputato la finale di Coppa UEFA contro l’Inter.
“Si, e sento particolarmente questa finale di Budapest. Quando arrivi a un passo dal trofeo subentrano tensioni e devi essere bravo a saperle gestire. Proprio per questo avere Mourinho con la sua esperienza può aiutare il gruppo ad affrontare la partita. Noi siamo stati sfortunati a incontrare una squadra italiana”.
Quindi in finale meglio il Siviglia della Juventus?
“Secondo me sì. Il Siviglia sente sua questa coppa dopo averla vinta sei volte, il suo eccesso di sicurezza nella competizione potrebbe essere un vantaggio per la Roma. Gli spagnoli dopo un campionato deludente hanno magari anche più pressione e questo può alleggerire la squadra di Mou”.
Seguici su Google News