Roberto Gualtieri, ospite nella trasmissione Otto e Mezzo su La7 si è espresso in merito alle prossime elezioni amministrative della città di Roma Capitale: “Sto valutando seriamente la cosa”
“Sto valutando seriamente la cosa”, afferma Roberto Gualtieri in merito alla sua candidatura a Sindaco di Roma
“Candidarmi a Roma? Lo vedremo a breve“. E’ con queste parole che Roberto Gualtieri si è espresso in merito alle possibili candidature ed elezioni nella Capitale.
Non si tratta di un vero e proprio annuncio, ma sembra che durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7, abbia manifestato la sua volontà di candidarsi a Sindaco di Roma. A distanza di una settimana dall’annuncio di Enrico Letta sulle primarie, l’ex ministro non si tira indietro ed afferma: “Il segretario Letta sta facendo un lavoro importante di rilancio del partito e di costruzione di una larga coalizione sia per le amministrative che per le prossime politiche. Apriremo il dossier Roma dopo Pasqua e troveremo la soluzione più efficace. Sono lusingato che in tanti mi abbiano chiesto di impegnarmi e sto valutando seriamente la cosa”.
Roberto Gualtieri ha, inoltre, affermato di non temere né Calenda né la Raggi per le prossime amministrative e sulle primarie afferma che rappresentano uno strumento al quale sottrarsi sarebbe un errore.
Ad esprimersi in merito è anche Irene Tinagli, l’eurodeputata del Pd che afferma: “Carlo Calenda ha energia, capacita’ e metodo per poter affrontare una sfida del genere. E’ chiaro che dobbiamo trovare le modalita’ per creare un’alleanza che consenta questo percorso. Le primarie, coma ha ribadito Letta, possono essere uno strumento valido e possono essere utili“- e conclude- “Il Pd fara’ la sua proposta per le amministrative di Roma e naturalmente sosterrà il candidato scelto in modo compatto. Le primarie possono essere uno strumento valido per individuare la figura migliore e per allargare la coalizione. Questa, come ho piu’ volte ripetuto, è la mia posizione”.
Lo scontro si accende a colpi di Tweet e la Tinagli risponde a Calenda con un “Il dialogo si deve basare su rispetto reciproco e non solo a livello personale, ma anche delle rispettive comunità”.
Serafina Di Lascio