Gualtieri pensa alla giunta dopo la vittoria: il neosindaco potrebbe firmare la proclamazione tra domani e venerdì quando l’investitura sarà ufficiale. Lo step successivo sarà la convocazione del Consiglio comunale
Gualtieri pensa alla giunta dopo la vittoria: tanti i rumors sui possibili nomi
Gualtieri pensa alla giunta dopo la vittoria: il neosindaco potrebbe firmare la proclamazione tra domani e venerdì quando, conclusa la verifica dei voti, l’investitura sarà ufficiale. Avverrà probabilmente la prossima settimana la convocazione del Consiglio comunale. Nel frattempo, si rincorrono i rumors sulla composizione della giunta. Per ora una delle poche certezze è che i dodici posti della squadra di Governo verranno ripartiti al 50% tra uomini e donne. A incidere sulla distribuzione degli incarichi saranno anche i risultati delle liste e il peso specifico delle forze di coalizione. Qualunque ragionamento è tuttavia prematuro. I partiti non hanno ancora elaborato le proposte da sottoporre a Gualtieri, ma circolano alcune ipotesi con un certo margine di verosimiglianza. La lista civica, che ha ottenuto buoni risultati, potrebbe aspirare a una-due posizioni. È assai probabile che l’imprenditore della ristorazione Alessandro Onorato, ex consigliere nel 2016 con la lista di Alfio Marchini, ottenga un posto in giunta: le attività produttive sarebbero il suo ambito di competenza ma, per evitare un eventuale conflitto di interessi, forse gli sarebbe più congeniale la delega al Turismo e agli eventi. La Sinistra civica ecologista potrebbe ambire al Sociale o al Patrimonio: i nomi che girano sono quelli di Andrea Catarci e Gianluca Peciola, mentre Marilena Grassadonia potrebbe guidare l’Ufficio Speciale per i diritti Lgbtq. La collocazione naturale di Demos sarebbe nel settore delle Politiche sociali, attraverso il segretario Paolo Ciani o un esponente della Comunità di Sant’Egidio. Da area dem potrebbe arrivare invece Pino Battaglia, capo segreteria del ministro Dario Franceschini, tra i papabili per la Cultura. Tra gli zingarettiani Sabrina Alfonsi, la consigliera Pd più votata, potrebbe occuparsi di Scuola o Ambiente, mentre dalla Regione Eugenio Patanè potrebbe approdare ai Trasporti. Si starebbe pensando anche all’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli per i Lavori pubblici e all’ex responsabile della Pubblica Amministrazione nei governi Renzi e Gentiloni, Marianna Madia. Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, ha invece smentito di essere stata chiamata ai vertici di piazza Campitelli. Albino Ruberti, altro fedelissimo di Zingaretti, è quotato come capo di Gabinetto, mentre all’Urbanistica potrebbe andare la docente della Sapienza Laura Ricci. Al consigliere dem Giulio Pelonzi potrebbero essere affidati i dossier sugli stadi di Roma e Lazio, a Giovanni Giovanni Caudo (Roma Futura), ex assessore con Ignazio Marino, la delega alla Roma partecipata. Per il ruolo di vice sindaca, oltre alla consigliera di amministrazione Rai Francesca Bria, si starebbe valutando la carta di Beatrice Lorenzin, presidente del Comitato elettorale di Gualtieri. Nella prospettiva di un campo largo, aperto anche alle forze di opposizione, non è escluso che la presidenza dell’Aula possa andare alla lista civica di Carlo Calenda e che l’ex sindaca Virginia Raggi possa ricoprire un ruolo nella partita di Expo 2030. Per Bilancio e Pnrr è molto probabile che il primo cittadino si avvalga di profili tecnici. Ieri, per Gualtieri, prima uscita pubblica da sindaco in un centro anziani al Tiburtino III. Il neosindaco ha incontrato gli iscritti e raccolto le loro segnalazioni.
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