I dati di oltre 5 milioni di cittadini sono attualmente a rischio e attendono le sorti di un countdown che degli hacker hanno lanciato alla Regione Lazio bloccando alcuni sistemi informatici. Tra gli scenari possibili vi è la cancellazione dei dati o la vendita nel dark web. Zingaretti non intende cedere a compromessi
Il Centro Elaborazione Dati della Regione Lazio è sotto attacco da parte di qualche hacker: i dati di numerosi cittadini sono a rischio cancellazione o vendita
Da domenica proseguono le indagini in merito all’attacco hacker ricevuto al Centro Elaborazione Dati del Lazio. A coordinare le indagini è il procuratore capo Michele Prestipino e il PM Angelantonio Racanelli.
Coinvolti anche FBI ed Europol.
L’obiettivo è quello di scoprire l’identita degli hackers che mettono a serio rischio l’incolumità dei dati della Regione Lazio. La situazione risulta, infatti, molto grave. Numerosi sono i cittadini impossibilitati a prenotare il vaccino covid o ad effettuare visite specialistiche.
Nessun dato sensibile sembra, per ora, essere stato trafugato.
“Tutti i dati relativi alle oltre 7 milioni di somministrazioni di vaccini eseguite sono in nostro possesso e nessun dato dell’Anagrafe Vaccinale Regionale è stato sottratto, come nessun altro dato sanitario, né del Fascicolo Sanitario Elettronico”- ha intanto ribadito l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Una nuova piattaforma consentirà di proseguire con le prenotazioni e il regolare svolgimento della campagna vaccinale.
Gli hacker hanno lanciato un countdown di 72 ore che scadrà domani e che aumenta la paura in merito a cosa accadrà una volta scaduto il tempo e non vi sia stato riscosso il riscatto.
Tra le possibili conseguenze si considerano o la cancellazione dei dati gestiti da Lazio Crea o la vendita nel dark web.
Si tratta di dati che coinvolgono enti ed istituzioni, cariche importanti e cittadini comuni.
La Polizia Postale che lavora con FBI e Europol combatte gli hacker con una ricerca costante della fonte che sembra risalire ad un dipendente di Frosinone in Smart-working.
Serafina Di Lascio
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