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I ”no green pass” e i Vigili uniscono le forze: controlli nei locali ”free pass”

Diversi esercizi commerciali no green pass sono finiti nel mirino delle Forze dell’Ordine che hanno iniziato a verificare se le norme anticovid per contenere l’emergenza epidemiologica vengano rispettate. Nonostante la legge imponga che venga verificata la certificazione verde dei clienti, c’è chi non ci sta e non la richiede. Così sul web spuntano fuori le liste degli esercizi “free pass”.

Locali “no green pass”: numerose le sanzioni

Lo scorso mercoledì, la Polizia di Stato ha chiuso un noto ristorante di Roma in zona Tor Marancia e anche la Polizia Locale ha iniziato a svolgere verifiche nei locali “no green pass” che, sul sito Animap.it, vengono indicati con un bollino blu. I gruppi speciali GSSU e SPE sono intervenuti per potenziare la verifica in seguito a delle anomalie rilevate attraverso una specifica attività di monitoraggio sul territorio, unitamente all’analisi di alcuni siti internet. 

In zona Portuense avendo riscontrato irregolarità in un ristorante al cui interno si trovavano 8 clienti senza green pass, sono scattate le sanzioni per un totale di 3.600€. Multa per omesse verifiche anche per il titolare.

In un noto locale nel quartiere Ostiense, alcuni dipendenti e addetti alla cucina sono stati sorpresi senza protezioni: sanzione per i lavoratori e diffida per il gestore.

Nell’area Pantheon le sanzioni sono scattate nei confronti del titolare poiché sprovvisto di certificazione verde.

Sono numerosi i locali finiti sulle mappe “free pass”: c’è chi dice di esserci per sbaglio, chi sostiene che sia stata la concorrenza ad inserirlo e c’è chi sbandiera orgogliosamente la propria scelta.

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