Ancora braccio di ferro tra la Regione Lazio ed il Comune di Roma sulla questione rifiuti. Trovata una soluzione temporanea: rifiuti di Roma a Civitavecchia e Viterbo.
Rifiuti di Roma a Civitavecchia e Viterbo
E’ sempre la solita storia che puzza di rifiuti. Da più di un mese Roma è sull’orlo dell’emergenza igienica, da anni invece non si è trovata una soluzione per trattare i rifiuti nella città. Mentre la Regione ed il Comune si fanno rimbalzare la responsabilità a vicenda, ecco un’altra soluzione temporanea a tamponare la crisi. I rifiuti di Roma a Civitavecchia e Viterbo.
Le ultime settimane sono state all’insegna della fine del contratto con l’Emilia Romagna per il trasporto dei rifiuti, e della nomina di un commissario che faccesse fronte all’emergenza. Ora una nuova ordinanza , permettera ai TMB di Malagrotta ed al Saf di Colfelice, di smaltire l’immondizia nelle discariche della città portuale e della provincia alto-laziale. Le cifre si aggirano intorno alle 200 tonnellati per Viterbo e 40 per Civitavecchia. Accordi fino al 15 luglio.
Per ora duque niente riapertura per la discarica di Albano, così come aveva annunciato Raggi. Lo scontro tra Regione e Campidoglio si fa sempre più vivo. Da quanto scritto da Zingaretti, egli stesso è stato costretto ad emanare una nuova ordinanza, perché il Comune ed Ama hanno perso il controllo e stanno fuggendo dalle loro responsabilità anzi che collaborare.
Nel frattempo su Roma Capitale aleggia ancora lo spettro del commissario che la prefettura avrebbe dovuto nominare questa settimana . La nomina dovrebbe essere oramai cosa fatta. Intanto dal Comune la risposta a Zingaretti: “non ha fatto nulla in dieci anni, con lui solo crisi nel Lazio”.
Nel botta e risposta tra le giunte di Zingaretti e Raggi intanto a farne le spese sono Roma ed i suoi cittadini. Il degrado è sempre più da medioevo futuristico e l’odore è nauseabondo. La città chiede di tornare a respirare dopo aver tenuto per troppo tempo il naso tappato.
Lorenzo Montemauri