Sono in corso le indagini sul caso del neonato di pochi giorni morto soffocato presso l’ospedale Pertini di Roma. Le versioni fornite agli inquirenti dal personale sanitario, però, sarebbero contrastanti e lascerebbero ampio spazio ai dubbi.
Le dinamiche della tragedia, avvenuta la mattina di domenica 8 gennaio, restano, quindi, ancora tutte da chiarire. Solo le indagini, condotte dal pm Maria Sabina Calabretta, e l’autopsia, affidata a Luigi Cipolloni, potranno dare risposte più chiare.
Neonato morto soffocato al Pertini: le diverse versioni a confronto

Il primo e più importante dubbio rispetto alla morte del neonato riguarda la posizione in cui il corpicino è stato trovato. Il personale presente nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Pertini, infatti, ha fornito versioni contrastanti.
Mentre secondo alcuni testimoni, come riporta Corriere, il neonato sarebbe stato ritrovato sotto il corpo della mamma, cianotico, secondo un altro dei presenti, il bambino le sarebbe stato invece di fianco.
Si tratta, ovviamente, di un dettaglio assolutamente non trascurabile, perché nel primo caso il piccolo sarebbe rimasto ucciso dal peso del corpo della mamma, addormentatasi durante l’allattamento. Nel secondo caso, invece, la morte del neonato sarebbe avvenuta per cause naturali.
Inoltre sarà necessario ricostruire con certezza il tempo passato dal momento in cui il nenonato è stato portato in camera per essere allattato e quello in cui è stato scoperto il decesso. I protocolli sottoscritti dalle pazienti del Pertini, come riporta sempre Corriere, vieterebbero, tra l’altro, di allattare a letto, proprio per ridurre la mortalità in culla. In ogni caso, però, il personale dovrebbe comunque sorvegliare la fase di allattamento per poi rimettere il bambino nel suo lettino.
Evidentemente, così non è stato. E intanto non è ancora stato possibile ascoltare la versione dei fatti della mamma. La donna, trentenne, sconvolta per l’accaduto, ha subito firmato le dimissioni ed è tornata a casa immediatamente dopo la tragedia.
Giulia Guglielmetti
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