Legambiente si pone in prima linea contro i giudizi della politica e la rappresentanza del quartiere. Nel consiglio capitolino viene approvato un ordine del giorno, all’interno del Pums, sulla questione del percorso del grande raccordo anulare delle bici, dentro Villa Ada. Diretta conseguenza è lo scontro tra la politica e i fautori del progetto sulla mobilità sostenibile. Da un lato si pone il Pd, in particolare quello del II Municipio, e dall’altro Legambiente, VeloLove e Touring Club Italiano.
Grab Vs Politica: è raffica di contenuti social
Dagli account social si evidenzia un’enorme attenzione per l’argomento, è un bombardamento vero e proprio. Vengono richiamati sull’attenti sia la mini sindaca che vari assessori e consiglieri di maggioranza a Via Dire Daua. Il municipio ritiene che la vera problematica è quella delle bici, non delle macchine che rendono prigioniere le ville storiche. La guida di viaggio “Lonely planet” definisce il Grab come una delle dieci attrazioni del turismo del futuro, ma Francesca del Bello ha come idea quella di deviare il percorso in bicicletta sulla Tangenziale Est, ostacolando il divenire de il “Miglio delle Art” di una pista ciclopedonale.
Villa Ada è un parco di Roma, non un giardino privato
Roma Today interroga sulla questione Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. La onlus ambientalista, che con sforzo e impegno lavora al termine del progetto, mantiene la sua posizione, affermando che Villa Ada è un parco di Roma, non del II municipio, ma soprattutto, non è un giardino privato.
Dalla consulta municipale del verde fino al Wwf e Italia Nostra, la posizione è quella di un “no” deciso al percorso interno: approssimativamente 2,2 chilometri di tracciato all’interno del lotto 4 (Palmiro Togliatti- Parioli). Il motivo risiede nel fatto che ha un influsso troppo forte per un parco storico. Il presidente della Legambiente Scacchi afferma che il passaggio delle bici per Villa Ada è regolare, con le dovute attenzioni. Il Grab è una forma di rinascita urbana.
Il Grab è per chi adora andare in bici, cittadini o turisti. L’idea è che far fare un giro in bici all’interno di una bellissima villa storica romana non è lo stesso di un giro sulla Tangenziale. La proposta riguarda un mutamento dell’itinerario, utilizzando la pista ciclabile già nota sul tratto conosciuto come Olimpica. Lucina Caravaggi, docente ordinario di Architettura del paesaggio alla Sapienza spiega che il miglioramento dei vialetti è necessario in quanto sono rovinati. Si parte dalla risistemazione della pavimentazione utilizzando il materiale già presente. La Caravaggi, in relazione alle polemiche tra politica e associazioni, parla di disinformazione e non verità.
Ylenia Iris
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