E’ sotto i riflettori il caso della vice questore della Polizia, che ha pretestato contro l’utilizzo del Green Pass insieme a tanti altri civili. Durissime la parole di disdegno per la sua azione da parte del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia Lamberto Giannini, affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell’interessata”, come riportato dal Corriere della Sera.
Vice questore della Polizia sul palco di Roma
Una manifestazione iniziata tra dibattiti e incitamenti in piazza a San Giovanni, seguiti dalle parole della vice questore, salita sul palco come libera cittadina – come lei stessa ha affermato – per condividere le sue idee che vanno contro la politica della certificazione verde. “Sono qui per dissentire con il lasciapassare che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde” – ha così commentato.
Tutte le conseguenze
Verrà sottoposta a procedimento disciplinare il vice questore, secondo quanto riporta il Corriere, per aver fomentato la manifestazione dei cittadini no Green Pass. Pesanti e sincere anche le parole del vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, a termine dell’evento “Forza, Milano!” presso il palazzo delle Stelline. “Chi rappresenta le istituzioni e svolge un lavoro per il quale è chiamato a garantire la pubblica sicurezza non può in nessun caso invitare da un palco i no Green Pass alla disobbedienza civile. Mi auguro che il ministro Lamorgese intervenga subito per sospenderla dall’incarico che ricopre e che non è in grado di onorare, perché chi deve far rispettare le nostre leggi non può suggerire di violarle, tanto più se ciò significa mettere a repentaglio la sicurezza sanitaria”.
Lo sfogo su Facebook
E’ proprio dai social che il vice questore della Polizia apprende quello che sarà il suo destino. E mentre legge del suo procedimento disciplinare, non perde l’occasione di condividere il suo punto di vista sull’accaduto: “Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.
Scritto da Simonetta Chiariello
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