Roma Capitale accetta la proposta della Fondazione Gariwo, la Foresta dei Giusti Onlus e cambia l’intitolazione del viale del Ministero degli Esteri in “viale dei Giusti della Farnesina”, dedicandolo a coloro i quali si impegnano in atti umanitari durante crisi internazionali
Toponomastica innovata per il viale del Ministero degli Esteri: “Viale dei Giusti della Farnesina” per valorizzare chi si impegna per il prossimo
La proposta della Fondazione Gariwo è diventata realtà: il viale del Ministero degli Esteri cambia nome in “Viale dei Giusti della Farnesina”.
Dopo un lungo iter burocratico, Roma Capitale accetta e concretizza la richiesta della Fondazione la Foresta dei Giusti Onlus. Da oltre vent’anni, la fondazione si occupa di promuovere le personalità di coloro i quali si siano distinti in atti di umanità durante crisi internazionali. Gariwo, infatti, sta per Gardens of the Righteouse Worldwide.
A commentare il passo in avanti è la Sindaca di Roma Virginia Raggi:
“Se oggi siamo qui lo dobbiamo a chi ha lanciato l’idea e ha reso tutto questo possibile. In Italia e non solo, tantissime persone si sono battute per aiutare chi era in difficoltà, anche rischiando la vita, con coraggio, passione e grande senso del dovere. Viviamo in un’epoca dove spesso perdiamo la memoria. Invece dobbiamo ricordare, scegliere a quali modelli ispirarci. Abbiamo deciso di valorizzare chi si impegna per il prossimo“.
Il traguardo non è la fine di un percorso che la fondazione porta avanti da diversi anni, dopo il cambio di titolazione del viale del Ministero degli Esteri, l’obiettivo è quello di istituire un giardino dei Giusti della Farnesina. Al suo interno andrebbero predisposte delle strutture commemorative.
“Queste persone devono essere d’esempio per tutti. Dobbiamo iniziare a riflettere anche su ciò che non vediamo perché il lavoro rischioso di questa gente è stato anche messo in discussione. Dobbiamo invece far luce e accendere un faro su di loro, per riportarne il valore e perché il lavoro delle istituzioni deve essere anche questo, far capire cosa succede anche lontano dai nostri occhi” – conclude Virginia Raggi.
Serafina Di Lascio
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