Nudo, su una panchina in un parco pubblico, l’imprenditore ha destato scandalo tra famiglie e bambini. Il gip Andrea Taviano ha disposto, su richiesta del Pm Maria Gabriella Fazi, un secondo processo per atti osceni in luogo pubblico
Atti osceni in luogo pubblico per un’imprenditore di 40 anni di Roma: i presenti lo hanno denominato “l’Osceno del parco degli Acquedotti”
“L’Osceno del Parco degli Acquedotti” è l’appellativo attribuito all’imprenditore di Roma denunciato per atti osceni in luogo pubblico. Si tratta di un uomo, romano, di quarant’anni, con un precedente specifico.
Consumatore assiduo di cocaina, in preda alle allucinazioni, si è lasciato andare più volte oltre il dovuto. L’ultima volta avvenne nel giugno di due anni fa, al parco regionale dell’Appia Antica. L’esibizione gli costì un primo processo per atti osceni in luogo pubblico.
Questa volta, a scoprirlo è una passante che si è ritrovata dinanzi allo spogliarello che ha immediatamente immortalato nella sua richiesta di intervento da parte dei carabinieri. Nei paraggi, specifica nella telefonata, vi erano famiglie con bambini.
A gravare sul processo vi sarà il precedente penale per cui l’uomo è stato di recente condannato a cinque mesi di reclusione. Il motivo? Si denudò sul terrazzo di casa intento a fissare due ragazze che mangiavano un gelato al bar sotto casa a Centocelle. Anche questa esibizione andò in scena d’estate. I Carabinieri lo convinsero a ricomporsi. All’interno dell’appartamento vi era anche un operaio di Mondo Convenienza intento a montare una cucina.
Il difensore dell’imprenditore di Roma, l’avvocato Piergiorgio Micalizzi spera, mentre deve affrontare un nuovo processo, di smontare in appello la prima condanna. “Si era spogliato in casa e non c’erano minori nei paraggi. Il mio assistito non è un violento, ma un professionista che ha avuto e affrontato problemi di altro genere”.
Serafina Di Lascio