Incendio nel carcere minorile di Casal del Marmo: “Tragedia sfiorata”

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Un incendio di natura dolosa si è sviluppato nel carcere minorile di Casal del Marmo. È stato un giovane detenuto di etnia rom di appena 19 anni che, secondo i racconti, ad appiccare il fuoco in segno di protesta, nella cella d’isolamento. È stato tempestivo e risolutivo l’intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno scongiurato una potenziale tragedia nella struttura di detenzione riservata ai minori.

Carcere minorile di Casal del Marmo: i ringraziamenti del sindaco dopo l’intervento degli agenti

Le motivazioni che hanno scaturito l’incendio doloso appiccato nel carcere minorile di Casal del Marmo, come riportato da Roma Today, sono state spiegate da Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE:

Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto di etnia nomade che ha appiccato un incendio nella cella dov’era ristretto, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno, ed ha poi messo in atto una serie di provocazioni e proteste violente. Alle ore 20 circa, un detenuto di 19 anni di etnia rom in carcere per reati contro la persona si è reso responsabile di aver appiccato un incendio all’interno della cella. Il personale di polizia penitenziaria in servizio è intervenuto tempestivamente e, con non poca difficoltà, è riuscito a domare le fiamme che si erano rapidamente propagate all’interno della struttura. Tutti i detenuti ubicati all’interno di quel reparto sono stati fatti evacuare in tempi celeri e collocati in altri luoghi. Vista l’entità dell’incendio, è dovuta intervenire anche una squadra del Corpo dei Vigili del Fuoco con un’auto pompa e precauzionalmente anche un’ambulanza. Il soggetto in questione non è nuovo a tali comportamenti, in quanto si è reso responsabile nei mesi passati di ulteriori disordini e danneggiamenti ai danni dell’amministrazione. Fortunatamente non ci sono stati feriti né da parte degli agenti né da parte dei ristretti“.

Donato Capace, il segretario generale del SAPPE, ha ringraziato prontamente gli agenti del carcere minorile di Casal del Marmo sottolineando la prontezza che ha contraddistinto il gesto: “La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, gli episodi di violenza contro i poliziotti sono aumentati. Eppure, è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie“.

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