Termina in tribunale la competizione tra l’Hotel Ergife e Fiera di Roma.
La vicenda
Lo scorso 24 gennaio il Formez (l’istituto in house della presidenza del Consiglio competente per la riforma della PA) aveva pubblicato l’avviso per l’affidamento di sette concorsi a Roma: 2329 posti per il ministero della Giustizia, 1052 per il Mibact, 1514 per il ministero del Lavoro, a cui se ne aggiungono altri quattro per amministrazioni centrali non meglio specificate. La somma totale stabilita ammonta a 5,2 milioni di euro. L’assegnazione, avvenuta senza bando, ha premiato Fiera di Roma, in quanto “unico operatore presente sul territorio avente le caratteristiche per eseguire tutti i servizi descritti“. La decisione ha lasciato perplessi i gestori dell’hotel di via Aurelia, che si sono rivolti al Tar tramite gli avvocati Matteo Melandri e Domenico Greco.
I sospetti contro Fiera di Roma
Numerosi sarebbero i sospetti contro il Formez e Fiera di Roma: la procedura eseguita è infatti irregolare. Sono stati ritenuti irragionevoli i requisiti logistici, la documentazione fornita è incompleta e la cifra stabilita (tre volte superiore al prezzo di mercato) antieconomica. Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva dell’hotel Ergife e rimanda al 20 novembre la decisione nel merito, evidenziando però alcuni problemi: “evidente restrizione della concorrenza” e “atti non rinvenibili“. Anche la procura si è attivata: sono partite le indagini del Nucleo di polizia economico e di finanziaria della Gdf, per ora a solo scopo esplorativo, per sospetto di turbativa d’asta e abuso d’ufficio.
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