Il Lazio rimarrà zona gialla, almeno per i prossimi giorni. Mentre in tutta Italia l’indice Rt medio è al 1.03, nella regione guidata da Zingaretti l’indicatore, che spiga quante persone possono essere contagiate da una sola, si attesta allo 0.98. Proprio un pelo sotto la quota 1 che avrebbe fatto entrare a gran diritto il Lazio nella zona arancione.
Un andamento che però potrebbe continuare a salire, visto che nell’ultimo rilevamento di dicembre era a 0.84. Una preoccupazione evidenziata anche dall’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato, lo scorso 6 gennaio: “Prevediamo un peggioramento della curva, abbiamo un’onda che si alza come era prevedibile ed occorre massimo rigore e cautela”.
Il Lazio rimane in zona gialla: le dichiarazioni di D’Amato e Zingaretti
“Il Lazio è tra le grandi Regioni quella che è sempre rimasta in zona ‘gialla’”, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ricordando però come questo non voglia dire un via libera ma che “anzi bisogna aumentare il rigore poiché l’andamento potrebbe peggiorare”.
Anche Nicola Zingaretti ha invitato alla cautela e a rispettare le norme. “Il Lazio é ancora in fascia gialla – ha detto – ad oggi l’unica regione italiana a non avere mai cambiato colore. Un risultato importante frutto senza dubbio delle scelte fatte in questi mesi ma soprattutto del rispetto delle norme da parte dei cittadini laziali, a cui va il mio ringraziamento.
“Non possiamo abbassare la guardia però. I dati di questi ultimi giorni ci dicono chiaramente che la fine dell’emergenza è ancora lontana e la curva dei contagi continua a crescere. Per questo serve, fino a che non avremo una vaccinazione di massa, continuare in questa direzione: rispettando le regole, mantenendo comportamenti rigorosi e applicando tutte le misure di prevenzione. Solo in questo modo potremo contenere efficacemente la diffusione del virus”.