Quali sono le aspirazioni dei giovani 2.0, alla ricerca di aspirazioni e punti di riferimento? La piccola inchiesta presentata da Roma Today cerca di descrivere questa generazione. Il Lazio è da poco tornato in zona gialla e già gruppi di giovani si danno appuntamento dopo mesi di chiusura. Il risultato è quello di risse e balli su auto e distanze di sicurezza ignorate.
Queste notti eccessive diventano anche un motivo per apparire sui social. I social danno l’opportunità di sognare e l’aspirazione è diventare “virali” a colpi di click. L’obiettivo è raggiungere l'”hype“. Così comportamenti, anche che non dovrebbero essere presi a modello da imitare, hanno un seguito creando un modello di quotidianità alternativa.
Riprendere scene di ribellione e renderle virali, accresce la percezione che questi atti di rissa siano permessi. La viralità rende tutto possibile, o almeno così viene percepito dai giovani 2.0. Davide Del Maso, social media coach, è fondatore di un progetto interessante ”Social Warning: Rischi e Potenzialità dei Social”. Sempre piu’ aziende cercano influencer per fare marketing. Ma la professione da influencer non è semplice, spiega Del Maso. Come per tutto ci vuole preparazione, e anche apparire non è facile.
Non basta un video con milioni di click per diventare influencer, può solamente generare un hype. Chiara Ferragni è la più nota influencer ma non la sola. Corrado Correttini, ha dato visibilità alla sottocultura popolare del suo quartiere. Finito in prigione per aver picchiato la compagna, si è così reinventato un futuro da influencer.
Minnocci, altro influencer con oltre 193.000 follower. Minocci dopo un passato da esponente di estrema destra, cerca di usare la sua visibilità per essere di esempio ai giovani. E invita a non sprecare la gioventù appresso a droghe e risse.