Jacopo Proietti, a causa di un malore, si accascia sul treno e muore a Roma.
Il treno su cui il giovane si trovava era partito da pochi minuti da Roma Termini. Il ragazzo all’improvviso ha accusato un malore ed è morto poco dopo. Si è spento a soli 23 anni, Jacopo Proietti. Era originario di Cori. Si trovava sul treno regionale che doveva portarlo in Toscana, precisamente a Grosseto nel pomeriggio dello scorso sabato 9 aprile.
La morte di Jacopo Proietti
Stando alla prima ricostruzione dei fatti, il treno si trovava nei pressi di stazione Tuscolana e il ragazzo era seduto al suo posto quando si è sentito male e si è accasciato a terra. L’arrivo dei sanitari e degli operatori del 118 avvisati dagli altri passeggeri è stato vano, in quanto il cuore del ragazzo si era ormai fermato e il giovane non ha più ripreso conoscenza. La salma è stata portata al Policlinico di Tor Vergata e la procura di Roma ha aperto un’inchiesta.
Jacopo Proietti era il figlio di Aristide Proietti, presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello. Il sindaco di Cori, Mauro De Lellis, in relazione alla vicenda, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del giovane, dicendo: “La comunità di Cori e Giulianello si stringe al grande dolore di Aristide Proietti, presidente del Monumento Naturale del Lago di Giulianello, e alla sua famiglia, per la prematura perdita di Jacopo. Un dolore che colpisce tutti noi”. Pubblicati centinaia di messaggi di cordoglio sui social. Tutti, familiari e conoscenti si sono uniti al dolore della famiglia. Il papà di Jacopo, Aristide Proietti, era conosciuto nella comunità proprio per il ruolo che ricopriva.
Ylenia Iris
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