Da sempre Roma ha stregato chiunque col suo fascino. Così la bellezza architettonica, paesaggistica e il suo clima mite stregarono il poeta inglese John Keats. Per trovar sollievo da una grave forma di tubercolosi intraprese un tour nel nostro paese. Al fianco del suo amico e pittore Joseph Severn, si mise alla ricerca del clima ideale. Dopo una tappa a Napoli, i due decisero di trasferirsi a Roma. Sbarcati nella Capitale il 15 novembre 1920 Keats e Severn, trovarono un appartamento al secondo piano di un palazzo nella centralissima Piazza di Spagna, al civico 26.
Quell’appartamento nel tempo aveva già ospitato poeti romantici come Lord Byron, Mary Shelley e suo marito Percy Bysshe-Shelley. La giovane età di Keats, all’epoca solo venticinquenne permise alla malattia di progredire rapidamente facendo temere al poeta un’imminente triste sorte. La stessa aveva già travolto la madre e il fratello. Keats trascorse egli ultimi mesi della sua vita accanto alla scalinata di Trinità dei Monti, assistito con affetto dall’amico Severn, come dimostra l’acquarello “John Keats’s Death-bed Portrait” realizzato il 28 gennaio 1821.

John Keats e l’amore per Roma
Il soggiorno di Keats a Roma durò soltanto pochi mesi ma l’impatto culturale del poeta sulla città resiste ancora oggi. Quella casa che ha ospitato altri personaggi illustri quali lo scrittore e psichiatra svedese Axel Munthe, nel 1909 è divenuta un museo. Chiamata la “Keats-Shelley House” oggi è un luogo chiave per gli amanti della poesia romantica inglese.
Un incredibile scrigno custode di una vastissima collezione. Sono oltre 8000 volumi della biblioteca, moltissimi gli oggetti appartenuti ai poeti romantici e i quadri che li ritraggono. Tra questi il celebre “Shelley Composing Prometheus Unbound in the Baths of Caracalla” di Severn, del 1845. Per evitare la diffusione della tubercolosi le autorità romane diedero alle fiamme la maggior parte del mobilio originale e degli oggetti appartenuti a Keats.

La casa-museo nel cuore di Roma omaggia il grande artista
Oggi la casa-museo del poeta, si sta preparando a celebrare i due secoli dalla sua morte con visite guidate virtuali. Le stanze dell’appartamento ospitano ritratti e manoscritti, mobili e cimeli di Keats e di altri grandi poeti inglesi, tutti innamorati di Roma. Oltre alle due sale espositive, della “Keats-Shelley Memorial House” sarà possibile visitare anche la terrazza. A queste si aggiungono una sala da tè, un negozio di libri, una piccola stanza per la proiezione di video sui poeti romantici. Immancabile la visita a una delle più belle e ricche biblioteche di letteratura romantica del mondo.
Per celebrare il bicentenario della morte del grande poeta sono previste una serie di video-racconti girati nella casa-museo. Tra questi anche il filmato immersivo “The Death of Keats” con la voce narrante della rock star e attore irlandese Bob Geldof, ambasciatore dell’iniziativa Keats-Shelley200. La video-storia, innovativa e coinvolgente, racconta attraverso la lettura delle lettere di Keats il suo viaggio in Italia, la permanenza nell’appartamento di piazza di Spagna e la sua scomparsa.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina ( Casa John Keats) photo credit: viaggiascrittori.com