La Roma di Josè Mourinho scenderà in campo questa sera alla BayArena di Leverkusen per contendere la qualificazione alla finale di Europa League ai padroni di casa tedeschi. Una sfida complessa da interpretare, ma lo Special One conosce bene la via delle finali e risulta essere più di una garanzia in questo senso. Quale sarà il futuro del tecnico portoghese che ha già portato a Trigoria una Conference League?
È uno dei temi bollenti del prossimo futuro della Roma: il mister lusitano rimarrà al timone della squadra anche nel suo ultimo anno di contratto? I piani dello Special One non sono davvero chiari e potrebbero non collimare completamente con le visioni della società. Un incontro con Dan Friedkin ancora non c’è stato, ma Mourinho ha assicurata un’altra stagione a Trigoria e le offerte allettanti, in grado di farlo vacillare, ancora non sono giunte sulla scrivania dell’allenatore.
Josè Mourinho, situazione attuale? Roma o società meno in vista
Il rapporto tra l’ambente romano e Josè Mourinho è idilliaco: il mister ex Inter è davvero molto felice della sua vita capitolina, ma da professionista vorrebbe compiere quel passettino in più in grado di potergli permettere di competere su più fronti in una sola stagione. Il tutto si traduce in una rosa più ampia composta da interpreti in grado di applicare un turnover capace di non abbassare il valore tecnico della squadra in campo. Questo argomento è alla base della sua permanenza alla Roma, ma a oggi l’allenatore non ha ricevuto offerte così irrinunciabili in grado di farlo (davvero) vacillare. Le proposte sono arrivate, infatti, da West Ham e luoghi “esotici” del calcio internazionale. Troppo poco, per adesso.
L’indizio sul futuro dello Special One: “Resto? Il domani non lo conosciamo…”
“Non ne voglio parlare – dice Josè Mourinho riguardo il suo futuro –. C’è una partita da giocare domani che non è nemmeno la finale, è la semifinale. Il focus è la partita, non sto nemmeno pensando alla finale, né tanto meno al mio futuro. Il presente è più importante, il passato è passato, il futuro non lo conosciamo. Con il Porto ho giocato due finali europee in due anni consecutivi e io voglio arrivarci. Non tanto per me, perché sono diventato una persona diversa che pensa più agli altri che a sé stesso, ma per i ragazzi e i tifosi. I tifosi perché sono straordinari, i ragazzi perché sono un gruppo incredibile, stanno facendo una stagione in cui danno tutto, ci sono stati momenti di difficoltà e loro meritano tanto. Nel calcio nessuno ti regala nulla e noi dovremo fare una partita straordinaria per arrivare in finale. La Roma non ha segnato a San Sebastian, ma si è qualificata. Se la domanda è meglio giocare in casa o fuori, io dico che è meglio stare in casa con i nostri. Ma dico anche che la prima partita in casa contro il Bayer Leverkusen era mentalmente difficile per noi. Giocare la prima partita in casa che teoricamente devi vincere è stato molto difficile. Speriamo domani di vincere e andare in finale“.
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