Nasce da un gruppo di studenti dell’Università di Roma Sapienza la raccolta fondi #KIT4BABY. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione che vedrà il ricavato devoluto alla Comunità di Sant’Egidio
La raccolta fondi per le madri in difficoltà nasce nelle aule universitarie dell’Università Sapienza: #KIT4BABY per Sant’Egidio
Si scrive “#KIT4BABY” si legge “possibilità di un futuro migliore”. La raccolta fondi realizzata dal gruppo di studenti dell’Università di Roma Sapienza nasce nelle aule (semi-virtuali) del corso Internet e social media studies (#smm21) nell’ambito del corso magistrale di Media, comunicazione digitale e giornalismo, con i docenti G. Ciofalo e S. Epifani. Il progetto prevede la realizzazione di una campagna social(e) che abbia obiettivi concreti e la partnership con un’ente/organizzazione/associazione no profit.
Quando l’Università trova riscontro e si confronta con la realtà esterna, non corrisponde sempre ad una realtà uguale alla bellezza degli anni trascorsi in compagnia con amici e colleghi.
La realtà che il gruppo “M&M’S” ha scoperto è quella di numerose donne e madri, spesso single e giovanissime, che vivono in condizioni di precarietà o completa povertà. Quest’ultime cercano supporto presso la Comunità di Sant’Egidio che da anni lavora ininterrottamente sul territorio della città di Roma e non solo.
Hanno bisogno di beni di prima necessità per i propri figli, spesso di età compresa tra 0 e 3 anni, come ad esempio: pannolini, omogeneizzati, pomate, medicinali.
“Siamo entusiasti di poter collaborare con la Comunità di Sant’Egidio per la realizzazione di una campagna social(e) che va ben oltre le richieste universitarie. Si tratta di impegno, costanza e partecipazione verso una giusta causa che vede protagoniste ragazze e donne in difficoltà. Fare del bene significa dedicarsi attivamente e raggiungere obiettivi concreti– spiegano i ragazzi del gruppo M&M’s– La raccolta fondi in poche ore ha raggiunto già un piccolo risultato e speriamo possa crescere ogni giorno e incontrare la sensibilità delle persone su tematiche spesso poco discusse”.
Serafina Di Lascio
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