Il termine Epifania in greco vuol dire “apparizione, manifestazione” che nel Cristianesimo è il giorno durante il quale si celebra la visita dei Re Magi a Gesù, riconosciuto come figlio di Dio. Data che cade proprio al 6 gennaio. La scopa della vecchietta rappresenta dunque il modo per scacciare ogni male. Una sorta di purificazione, quindi l’allontanamento dai culti pagani e l’accettazione della nuova religione. Resistendo all’avvento del cristianesimo la befana assunse le sembianze di una anziana signora.
La leggenda racconta che i Re Magi, diretti a Betlemme, si fermarono a bussare alla porta di un’anziana signora per chiedere indicazioni sul cammino da seguire. Ottenute le informazioni dalla donna, i Re Magi la invitarono ad unirsi a loro per rendere omaggio a Gesù. L’anziana rifiutò per poi poco dopo pentirsi della sua decisione. Così la donna uscì di casa e si mise in cammino in cerca dei Re. Bussò così ad ogni casa, lasciando a tutti i bambini dei regali nella speranza che qualcuno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

La Befana nella storia dell’Antica Roma
Da quel giorno la vecchietta continua a percorrere le vie del mondo, distribuendo dolci e doni ai bambini. L’origine dell’epifania legata alla figura della befana affonda le sue radici già nell’antica Roma. Fusione del culto pagano della dea Abundia (dea dell’abbondanza) e alla festa del Sol Invictus (sole mai sconfitto) simbolo della grandezza e della potenza di Roma.
Quest’ultima intesa, anche, come la vittoria della luce sulle tenebre spesso associata alla fine dell’inverno e all’arrivo della primavera, capace di portare buoni frutti. La festa dell’Epifania trova dunque nella Capitale fondamenta culturalmente molto radicate. Per Roma e i romani rappresenta infatti da secoli un momento di grande condivisione popolare. Già dal 1800 come testimoniano gli scritti dell’epoca, folle di romani si radunavano in Piazza Sant’Eustachio, dove tra le tante botteghe di dolciumi e giocattoli attendevano l’arrivo della Befana festeggiando in maniera chiassosa.

Le tradizioni romane
Dopo l’Unità d’Italia i festeggiamenti si spostarono nella meravigliosa cornice di Piazza Navona, che da allora è divenuta sede dei mercatini di Natale. Ma c’è anche un’altra leggenda legata alla festa dell‘Epifania romana, ed è quella del Bambinello del presepe dell’Ara Coeli. Si narra che la statuetta (alta circa 60 cm) un frate scolpì la statuetta alla fine del 400 con il legno di un ulivo dell‘Orto dei Getsemani in Terra Santa. La statuetta col tempo venerata per le guarigioni miracolose, è ricoperta di ex voto e di doni preziosi per le grazie concesse.
A lui sono legate varie tradizioni le cui celebrazioni a partire dall‘800 avvenivano proprio il 6 gennaio. Da quella data la statuetta veniva portata in giro per la città in segno di benedizione di Roma e dei romani. La Befana e la festa dell‘Epifania resta così legata in modo indissolubile alla città Capitolina. Quest’anno per via delle restrizioni dovute alla pandemia saranno purtroppo soppressi tutti i festeggiamenti in Piazza Navona. La Befana, però, arriverà lo stesso per tutti i bambini e con la speranza che porti con se la possibilità di festeggiarla al prossimo anno come tradizione vuole.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Befana) photo credit: il messaggero.it