Grande flop per la manifestazione no-vax di ieri al Circo Massimo. Pochi manifestanti si sono presentati per difendere la loro causa.
Fiasco per la manifestazione al Circo Massimo
A Roma si dice “tanto fumo e niente arrosto”. Un’espressione che riassume in breve quello che è successo ieri alla manifestazione no-vax. Tante parole che non hanno visto un riscontro pratico nella realtà.
Ieri mattina, dopo i vari annunci su di una ipotetica “marcia su Roma” e la città pronta con un piano di sicurezza messo appunto proprio per questo evento, i no-vax non si sono presentati. Come ci aggiorna ilmessaggero.it, si attendevano 500 persone e a malapena sono arrivati a 200, per diminuire ancora di più nel pomeriggio rimanendo una settantina.
I manifestanti sono rimasti confusi e con tante domande alle quali si sono dovuti rispondere da soli. “Ma gli altri dove sono?”, “Dov’è il generale Pappalardo? Ha fatto il suo comizio e se ne è andato. Aveva detto che la sindaca di Rocca di Papa non lo avrebbe fermato e invece… eccoci qua, quattro gatti e ho perso una giornata di lavoro.” Ha commentato una attivista al leader della Variante torinese Marco Liccione.
Con il piano di sicurezza pensato e messo in atto ieri dalla Questura, i no-vax hanno trovaanifeto una città blindata. Check-point e posti di controllo a ogni ingresso, sulle principali consolari e ai caselli autostradali, presidiati già da giorni.
Il leader Marco Liccione rimasto con l’amaro in bocca e consapevole della situazione nella quale si è ritrovato, non si arrende. “Non abbiamo la potenza numerica per portare avanti questa manifestazione ma ci ascolteranno lo stesso”. Con queste parole ha dato appuntamento alle 10:00 di questa mattina a piazza Venezia per una “resistenza a oltranza”. In tutto ciò consapevole che la Questura ha già negato l’autorizzazione.
Fonte: ilmessaggero.it
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