La Sapienza contro la guerra in Ucraina: facoltà di lettere occupata

L’occupazione riguarda la facoltà di lettere della Sapienza. Allo stesso modo il movimento studentesco Osa Roma rilancia l’occupazione, ponendosi vicino ai collettivi.

La Sapienza e l’occupazione della facoltà di lettere

Gli studenti di Roma hanno occupato la facoltà di lettere dell’università La Sapienza. Come è stato detto, al via l’occupazione da parte di un centinaio di ragazzi, intorno alle 20 di mercoledì 30 marzo. “Dopo due anni di pandemia torniamo a riprenderci i nostri spazi. Un’occupazione non è banale. La riteniamo necessaria in un momento storico in cui il significato di università pubblica ci è stato strappato con la scusa delle misure emergenziali”, scrive per riassumere l’organizzazione Link su Instagram.

L’occupazione contro la guerra in Ucraina

“Davanti al disastro della guerra in Ucraina, sentiamo la necessità di prendere parola per la pace e di ribadire che i luoghi del sapere non sono neutri”. Lo affermano dalla Federazione Romana Fgc. “Abbiamo bisogno di disertare e sabotare a partire dagli spazi che viviamo quotidianamente. Il 30 e 31 marzo inizieremo a sabotare e disertare partendo da quello spazio che viviamo ogni giorno, l’università. Saremo nella facoltà di Lettere e Filosofia con dibattiti, assemblee e momenti di socialità per dire a gran voce che per costruire un futuro che non sia incerto dobbiamo partire disertando questo presente”, aggiungono dalla Fgc.

La Sapienza contro la guerra in Ucraina, discussioni sul conflitto

Come è noto, il movimento studentesco Osa Roma partecipa all’occupazione della facoltà di lettere insieme agli studenti. Come è stato detto in precedenza, l’intento è organizzare dei giorni di discussione sul conflitto in atto in Ucraina. La decisione di occupare un edificio dell’università è dovuta al fatto che gli studenti sono contro chi alimenta la politica bellicista e imperialista della Nato. Lo precisano gli studenti di Osa. Chiedono di fermare la collaborazione con la Leonardo Spa: “Vogliamo che la Sapienza cessi ogni rapporto di collaborazione con l’azienda di armi Leonardo spa. Da anni finanzia corsi di studio all’interno dell’ateneo. Prenda una posizione neutrale impegnandosi nella promozione di un accordo di pace“. 

Ylenia Iris

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