A luglio il Giudice ha sentenziato diverse condanne a nome della famiglia Casamonica, clan storico romano. Fino a 10 anni di reclusione le pene attribuite, a quanto riporta RomaToday.
Sentenza
Secondo il Tribunale di Roma la famiglia Casamonica “non è un’associazione mafiosa che fa uso generalizzato delle armi da fuoco o della violenza fisica (utilizzata solo per difendersi da minacce esterne, per ‘sollecitare’ il pagamento dei debiti usurari), ma è un sodalizio che esercita il suo predominio sfruttando la fama criminale conquistata negli anni, ottenendo – grazie alla condizione di intimidazione della popolazione – prestazioni contrattuali non retribuite, servizi e pratiche non consentite e trattamenti di favore. Il clan che si sostituisce alle leggi dello Stato e crede di poter vivere in maniera anarchica, è questa la vera sentenza.
Casamonica autosufficiente
Lo scorso luglio il Giudice ha disposto nove condanne fra la famiglia Casamonica con pene fino a 10 anni di reclusione. La sentenza ha confermato indagini e accuse portate in aula dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma in merito all’associazione a delinquere di stampo mafioso. Nelle motivazioni delle condanne si ricorda che “l’attività prevalente del clan è l’usura che viene praticata in modalità tali da ridurre il debitore ad uno stato di assoggettamento tipico delle consorterie mafiose“. Secondo la testimonianza di una delle vittime “chi contrae debiti con i Casamonica, anche dopo aver saldato il dovuto, rimane debitore a vita e ha l’obbligo nei loro confronti di riconoscergli quanto indebitamente richiesto”.
Condanne
Durante il processo del 16 luglio sono stati condannati parecchi membri della famiglia. La sentenza emessa d’estate fa capo ad un iter più lungo cominciato nel 2010 con l’operazione “Noi proteggiamo Roma“.
Scritto da Simonetta Chiariello