Lungo il cuore della città, in Trastevere, erge uno dei ghetti più belli e importanti d’Italia.. il Quartiere Ebraico di Roma.
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Visitare Roma significa esplorare tutti i suoi quartieri, le tradizioni che vi fanno parte, le diverse culture e usanze dei cittadini che la abitano. Di fronte all’Isola Tiberina, lungo il fiume Tevere, migliaia di Ebrei vivono un bellissimo quartiere contemplativo. Qui è possibile visitare il luogo in cui pregano, il museo con reperti storici della loro comunità, è possibile assaggiare la loro cucina e passeggiare lungo via Del Tempio.
Oltre alla bellezza che vagheggia fra i vicoli del Quartiere Ebraico, è impossibile non pensare alla tragica storia che si respira in quelle stesse strade. Si pensi alla deportazione del primi anni ’40 del ‘900, quando i Nazisti prelevarono 1022 ebrei per trasportarli nei campi di concentramento. Alla deportazione subita e voluta dalle truppe tedesche, è stata poi dedicata una via in memoria di uomini, donne e bambini che ne subirono la violenza quella notte. In Via Largo 16 Ottobre 1943, va il loro più sincero ricordo. Di inestimabile bellezza e valore è il Tempio Maggiore di Roma, la Sinagoga principale della capitale. Costruita tra il 1901 e il 1904, richiama lo stile assiro-babilonese, costituendo uno dei maggior punti d’attrazione culturale in tutta Europa.
All’interno del quartiere è possibile visitare anche il Museo Ebraico, inaugurato nel 1960 con l’obiettivo di ospitare reperti e raccolte della Comunità Ebraica romana. L’accesso al museo è aperto a tutti, nei giorni riportati sul sito ufficiale. Con l’acquisto del biglietto si ha la possibilità di conoscere un altro culto, un alto credo in relazione alla città di Roma.
Eterna, multietnica e cosmopolita, Roma rappresenta la convivenza e l’unione di più credi che si intersecano, si accettano e si comprendono, andando oltre le barriere razziali che invece vivono in altri Paesi.
Roma caput mundi.
Simonetta Chiariello.
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