I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del muro di cinta di Villa Mercede non prenderanno avvio prima di dicembre 2022, se non addirittura non prima di gennaio 2023. A renderlo noto nella giornata di ieri, 25 maggio, è stata la Sovrintendenza capitolina durante la commissione cultura.
Lavori a Villa Mercede: l’apertura del cantiere continua a tardare
La notizia non è sicuramente delle più rosee. Avviare il cantiere a dicembre di quest’anno, o persino a gennaio del 2023, significherebbe mettere in sicurezza il muro di cinta di Villa Mercede, sul lato di via dei Marrucini a San Lorenzo, dopo ben quattro anni dal suo crollo. Queste sono le tempistiche annunciate dalla Sovrintendenza capitolina: il tutto, ovviamente, se non dovessero presentarsi intoppi di vario tipo. Non molto tempo fa l’assessore all’ambiente del II municipio, Rino Fabiano, aveva dichiarato che «la Sovrintendenza si è vista affidare il bando come da regolamento, il cantiere è stato assegnato quasi un anno fa alla ditta che ha preso possesso dei lavori, ma va tutto a rilento. Da quello che sappiamo, però, sembra che a gennaio 2022 i ponteggi che vediamo vuoti da 8 mesi verranno finalmente popolati dagli operai e i lavori saranno conclusi».
La verità è che, come lo stesso Fabiano ha successivamente continuato, «vanno avanti con uno scaricabarile interno – spiega – nonostante la responsabilità che avrebbero verso il sindaco e la città. Ci prendono in giro. Ad oggi non hanno espletato alcuna gara d’appalto. E sono fermi anche sulla torre F9 delle Mura Aureliane, altezza largo degli Anamari, altro punto critico (…) Gualtieri ha un problema a Roma, la Sovrintendenza e il suo funzionamento. Va affrontato questo tema (…) Il bando estivo che coinvolge Villa Mercede – conclude – sfrutterà l’area del playground della villa, una delle poche aree su cui riusciamo a mantenere alta l’attenzione, però effettivamente è contraddittorio che non si proceda alla ristrutturazione e ci si facciano gli eventi». Il malcontento è diffuso soprattutto tra i cittadini, stanchi di questo scaricabarile e di aspettare un intervento che sembra non arrivare mai.
Maria Claudia Merenda
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