La Regione Lazio e l’ospedale Spallanzani di Roma sono in procinto di stipulare un accordo per la sperimentazione del vaccino Sputnik. Ad annunciarlo è Nicola Zingaretti, insieme all’Hub all’auditorium Parco della Musica dedicato alla campagna vaccinale contro il Covid-19.
Covid e Regione Lazio, in arrivo l’accordo con l’ospedale Spallanzani per la sperimentazione del vaccino Sputnik
Il Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato l’arrivo di un accordo tra l’amministrazione e l’ospedale Spallanzani della città di Roma. L’accordo preverrebbe l’inizio della sperimentazione in forma scientifica con il vaccino Sputnik: “Questa è un’altra buona notizia che ci permette di fare un salto in avanti sull’approvvigionamento del vaccino, in attesa ovviamente di autorizzazione formale dell’Ema, per quanto riguarda lo studio sulle varianti“. Queste le parole di Nicola Zingaretti in vista dell‘hub vaccinale all’auditorium Parco della Musica. Inaugurato lo scorso 15 febbraio, l’hub ha ospitato oltre 8mila vaccinazioni. Il centro è formato da un personale diviso tra 30 infermieri, 9 ausiliari, 10 medici e 2 coordinatori, oltre che 4 data entry per inserimento dati Avr e 22 steward.
La Regione Lazio, in materia di campagna vaccinale, può ritenersi soddisfatta dei risultati raggiunti: si è vicini alla copertura del 100% degli over 80. In tal modo, potrà essere possibile abbassare il tasso di mortalità delle persone di tale fascia di età. L’apertura ai 70enni significa un crollo del numero dei decessi nelle fasce di popolazione che sono maggiormente a rischio a causa della pandemia. L’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha affermato in merito al vaccino AstraZeneca la difficoltà dell’approvvigionamento le cui seconde dosi partiranno dal 10 maggio. Di contro, vi sarà un aumento del Pfizer e ciò consentirà di diminuire complessivamente il livello di somministrazioni. Intanto, altro grande risultato raggiunto dalla regione è il certificato vaccinale.
“È un attestato di natura sanitaria e siamo la prima Regione a farlo perché lo riteniamo un servizio – conclude l’assessore – Poi le modalità e che cosa si potrà fare di questo certificato a livello europeo e nazionale lo stabiliranno gli organi competenti, ma desidero precisare che da oggi è iniziata la migrazione dall’anagrafe vaccinale regionale al fascicolo del singolo individuo di questi certificati ed è un elemento importante”
Serafina Di Lascio
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