C’era una volta il muro biancoceleste, ma ora sembrerebbe non esserci più: questo il problema della Lazio dopo nove partite di Serie A e quattro sfide di Champions League. Lì dietro non c’è più la stessa solidità ed i rinforzi arrivati in estate come Hoedt, non hanno contribuito ancora molto a rilanciare le retrovie biancocelesti. È necessario, quindi, trovare alternative già nella sessione invernale di mercato: ritorna l’idea Ezequiel Garay, svincolato dal Valencia, che farebbe al caso giusto per Simone Inzaghi.
Il peggior inizio di campionato degli ultimi undici anni
Un inizio in affanno per la Lazio che è arrivata a collezionare in campionato solo 14 punti con quattro vittorie, tre sconfitte e due pareggi. Ad incidere sul rendimento della squadra sono i tanti impegni ravvicinati, anche se in Champions League il percorso biancoceleste sta procedendo senza troppi intoppi.
In Serie A è la peggior partenza dell’era Inzaghi e delle ultime undici stagioni: la difesa biancoceleste ha già subito 16 reti in nove giornate, con una media di 1,78 gol a partita. La porta è rimasta inviolata solo due volte: a Cagliari con Strakosha e a Crotone con Reina. I numeri preoccupano visto che, solo l’anno scorso, la Lazio ha subito lo stesso numero di gol dopo 16 gare, sette giornate di scarto rispetto ad ora. Se si prende in esame anche la Champions League, la squadra di Inzaghi ha incassato altre quattro reti e la porta non è mai rimasta inviolata.
Il vero punto debole della Lazio è la difesa
La Lazio è sicuramente una squadra dedita all’attacco e la difesa sta facendo acqua da tutte le parti, con i numeri che dimostrano le prestazioni impietose di Acerbi e compagni. Basti pensare solo ai tanti gol subiti contro l’Atalanta (che ne ha fatti quattro), la Sampdoria e l’Udinese che con i loro tris hanno complicato il delicato momento laziale.
Il grande problema non è solo psicologico ma anche tecnico: in mezzo al campo la situazione si complica quando non c’è Leiva perché si crea un vuoto davanti alla difesa. Preoccupante infatti è la questione dei cambi: non ci sono abbastanza giocatori che possano rimpiazzare i titolari e le continue assenze di Luiz Felipe stanno alimentando l’emergenza. Anche Hoedt non ha garantito continuità finora mentre Patric, considerato ormai un intoccabile da Inzaghi, non ha più la lucidità di prima. Suo l’errore, ad esempio, sul primo gol subito la scorsa domenica nella sfida casalinga contro l’Udinese. Altra gatta da pelare è Stefan Radu che è tornato disponibile da poco dopo l’infortunio ma è riuscito a subentrare nella lista Serie A al posto del fantasma Vavro.
L’emergenza è tale che Inzaghi ha dovuto trovare un’alternativa in difesa: già nel match contro l’Inter allo Stadio Olimpico ha deciso di far retrocedere Parolo nel reparto difensivo, spostando Acerbi sul centro-sinistra. Soluzione vincente che ha portato il numero 16 biancoceleste al cross che ha scaturito l’1-1 segnato da Milinkovic.
Francesco Acerbi come unica certezza della difesa di Inzaghi
L’unica perla della difesa a tre di Inzaghi è Francesco Acerbi: il numero 33 è imprescindibile ed è diventato un highlander per tutto il gioco che crea durante le partite. Il Leone ha dato prova di grande forza anche in fase costruttiva: suo l’assist vincente per l’1-1 realizzato da Caicedo contro lo Zenit in Champions League.
Unico nodo da sciogliere per l’ex Sassuolo è il contratto da rinnovare: secondo Il Tempo infatti la Lazio starebbe pensando di prolungare il rapporto fino al 2025. Una mossa che legherebbe Acerbi a doppio filo con la società biancoceleste, visti i suoi 32 anni.
Idea Garay per rafforzare la difesa biancoceleste
Uno dei nomi più accostati per la difesa della Lazio, soprattutto nella scorsa estate, è quello di Ezequiel Garay. L’argentino, classe 1986, ha molta esperienza nel calcio che conta: ha collezionato ben 466 presenze, tra cui 32 in Nazionale e 43 in Champions League. Il difensore ha realizzato 38 gol indossando le maglie di Racing, Real Madrid, Benfica, Zenit e Valencia.
Il 2020 dell’argentino si apre malissimo: la rottura del legamento crociato a febbraio e poi la positività al Covid-19 a marzo, portano Garay all’addio con i Los Murciélagos. Ad oggi il difensore ha terminato il rapporto con il Valencia nel mese di luglio ed è ancora svincolato, in attesa della prossima destinazione.
In passato l’accordo per farlo arrivare a Roma non si è mai concretizzato ma potrebbe aprirsi una porta nel mercato di gennaio. Molti i club che hanno puntato gli occhi su di lui, dal Barcellona al Liverpool fino ad arrivare a Milan e Inter.
La Lazio ha pochissime possibilità di far vestire a Garay la maglia biancoceleste ma gennaio deve ancora arrivare. Solo quando si apriranno le porte del calciomercato si capirà se l’affare potrà esserci oppure no. Igli Tare ha dichiarato più volte che al momento non serve nessun rinforzo e che nella prossima sessione non ci sarà nessun affare. Se la difesa però dovesse continuare a rendere così male, allora lì bisognerà correre ai ripari.
CHIARA DEL BUONO
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