Una notte di quelle che rimangono impresse nella storia e nel cuore di club e tifosi. Dopo tredici anni, la Lazio è tornata a giocare in Champions League e l’ha fatto in grande stile, battendo meritatamente il Borussia Dortmund per 3-1. La squadra biancoceleste aveva bisogno di una partita perfetta per ripartire dopo la pesante sconfitta contro la Sampdoria e l’ha realizzata trascinata dai suoi uomini chiave: mister Inzaghi e bomber Immobile.
I meriti di mister Inzaghi
L’artefice principale dell’impresa di ieri sera è Simone Inzaghi, il quale ha dimostrato ancora una volta di essere uno degli allenatori più bravi nella preparazione tattica della partita. Inizio aggressivo con pressing alto per mettere timore alla tutt’altro che solida difesa del Borussia, da cui nasce il gol del vantaggio di Immobile.
Fase offensiva preparata con la volontà di sfruttare al meglio la velocità in contropiede, sapendo che i difensori del Borussia avrebbero sofferto la maggiore rapidità degli attaccanti biancocelesti. In questo senso sono fondamentali il recupero in regia di Lucas Leiva, autore ieri di una partita sontuosa, la qualità tecnica di Luis Alberto e la capacità di attaccare gli spazi sia di Correa che di Immobile.
In fase difensiva la squadra è rimasta sempre molto corta e compatta. Ciò ha permesso di non concedere profondità agli attaccanti del Dortmund, soprattutto Reus e Sancho, che di conseguenza non hanno quasi mai avuto la possibilità di giocarsi l’uno contro uno nello spazio. Raddoppio di marcatura sempre pronto su Haaland, pericolo numero uno del Borussia, che a parte il gol del momentaneo 2-1 non ha avuto altre grande occasioni.
È tornato “Re Ciro” Immobile
Definito da alcuni media tedeschi come il peggior acquisto della storia del Borussia, ieri sera Immobile ha dimostrato per l’ennesima volta di essere uno degli attaccanti più forti in circolazione. Ancora un gol, il numero 127 con la maglia della Lazio, e un assist per il definitivo 3-1. Ma soprattutto come al solito una partita da vero leader, con tanta corsa e tanto sacrificio per aiutare i compagni.

Il modulo e l’idea di calcio di Inzaghi senza dubbio lo aiutano. Avere al suo fianco un regista offensivo come Correa infatti gli consente di avere più libertà di movimento e di attaccare maggiormente la profondità. In questo modo può sfruttare al meglio la propria fisicità in campo aperto, dove poi è difficile da fermare.
Dopo questo magico esordio la Lazio può e deve essere consapevole di avere tutte le possibilità per passare il turno. Ha battuto con merito la squadra più forte del gruppo, e la sconfitta casalinga dello Zenit contro il Club Brugge ha dimostrato come il club russo sia tutt’altro che imbattibile. Non sarà comunque un percorso semplice, ma con il carattere e la qualità espressi ieri la Lazio potrà dire la sua contro qualunque squadra.
ALESSIO ACHENZA
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