Da lunedì 26 aprile la Regione Lazio entrerà a far parte di quelle regioni in zona gialla che vedranno una graduale riapertura di locali, quali bar e ristoranti, anche dopo le 18:00. Il dibattuto coprifuoco resta alle ore 22:00. Numerose le novità sulla ripartenza.
Zingaretti in tv: “Da lunedì saremo zona gialla e finalmente riapriremo, ma non al Covid”
La Regione Lazio entra in zona gialla. A confermarlo è lo stesso presidente della Regione Nicola Zingaretti che in una trasmissione televisiva ha affermato: “Da lunedì saremo zona gialla e finalmente riapriremo, ma non al Covid“. L’invito, infatti, è quello di mantenere la massima attenzione. La riapertura di lunedì 26 prevede una serie di nuovi possibili scenari, orami da tempo solo un ricordo. Primo tra tutti, la riapertura dei bar e dei ristoranti e la possibilità di trascorrervi delle ore anche oltre le 18:00.
La massima allerta è confermata anche dall’Assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha affermato: “I dati epidemiologici sono coerenti con la zona gialla anche se permane una pressione sugli ospedali“. L’Indice RT, in effetti, è sceso a 0.78, ma la necessità di rispettare le regole, in vista di tale riapertura, sembra essere fattore necessario per assicurare una ripartenza generalizzata. Le novità più importanti per coloro che saranno in zona gialla sono:
- Riapertura di bar, locali e attività di ristorazione oltre le 18:00 per coloro che posseggano tavolini all’esterno del locale. Possibilità di pranzo e cena, ma coprifuoco alle ore 22:00.
- Le scuole superiori e le università potranno tornare a seguire le lezioni in presenza fino al 31 luglio.
- Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni arancioni e gialle con “certificazione verde” che garantirà di essere risultati negativi ad un tampone molecolare o rapido di recente effettuazione; di aver ricevuto il vaccino o di aver avuto il Covid-19 ed essere guariti. Ci si potrà spostare da una abitazione privata ad un’altra, anche in 4 e non più solo in 2.
- Riapertura di teatri, cinema, sale concerti, live club e musei.
Serafina Di Lascio
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