Le musiche di Stravinskij e Bellafronte, mercoledì 17 maggio a Roma Sinfonietta

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L’Ensemble Roma Sinfonietta esegue lo spettacolo L’Histoire du soldat (La storia del soldato) di Stravinskij e due brani di Raffaele Bellafronte, un compositore italiano eseguito nelle sale da concerto più importanti del mondo, da New York a Mosca, da Vienna a Tokyo.

Suonano quattro elementi dell’Ensemble Roma Sinfonietta, ognuno dei quali svolge anche una brillante carriera di solista: sono Daniel Myskiv al violino,Kyung Mi Lee al violoncello, Luca Cipriano al clarinetto e Antonello Maio al pianoforte. L’appuntamento è per mercoledì 17 maggio alle 18.00 nell’ambito della stagione dei concerti di Roma Sinfonietta all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Roma Sinfonietta, lo spettacolo: Stravinskij e Bellafronte

Roma Sinfonietta Stravinskij  Bellafronte

Apre il concerto Midnight plays per clarinetto, violoncello e pianofortecompostoda Raffaele Bellafronte nel 2001. L’ambiguità del titolo ci pone di fronte a una domanda: sono suoni o giochi di mezzanotte?

“In questo viaggio – spiega il compositore – c’è il tentativo d’immaginare e vivere le tante contraddizioni che l’oscurità ci offre e i tre strumenti, con le loro spericolate volute, navigano con sospensione, attesa ed elettrica tensione, tra dolore, ironia, gioco e pathos”.

Segue un altro brano di Bellafronte, Nuvola per clarinetto e pianoforte: è una sorta di elegia, quasi una poesia, dove il clarinetto si abbandona a un melos caldo e avvolgente ma anche sospeso, mentre il pianoforte tratteggia con poche note un quadro sonoro che accoglie il canto suadente e appassionato dello strumento solista, come a volerlo cullare.

La seconda parte del concerto è interamente dedicata a Igor Stravinskij e alla suite per pianoforte, clarinetto e violino che egli stesso trasse nel 1919 dalla sua Histoire du soldat, una piccola opera da realizzare con pochi mezzi, che aveva ideato durante la prima guerra mondiale per ovviare alle restrizioni di tutti i generi imposte di quei tempi difficili. È così che creò uno dei capolavori della musica del Novecento.

Il soggetto è tratto dalla celebre raccolta di fiabe popolari russe di Afanas’ev. Questa è la trama, ridotta all’osso: un soldato in licenza vende al diavolo il suo violino (che rappresenta la sua anima) in cambio di un libro magico che lo renderà ricco; ma naturalmente è un inganno e dopo varie peripezie (tra cui non può mancare l’amore tra il soldato e una principessa) il diavolo si porta via l’anima del soldato nel suo regno infernale. Sono due le suite che Stravinskij trasse da questa sua piccola grande opera.

Verrà eseguita ora la seconda. È una musica per tre strumenti, molto asciutta e ridotta all’essenziale, eppure estremamente varia, capace di passare in pochi minuti dal tango, al valzer e al ragtime.

Biglietti:

 € 12,00 intero; € 8,00 ridotti per personale universitario e over 65; € 5,00 per studenti

PH: Ufficio Stampa Roma Sinfonietta

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