La comunità di Sant’Egidio lancia un appello per tutelare i clochard. L’emergenza è in costante aumento, da inizio novembre otto clochard sono morti nella capitale e il freddo intenso è appena arrivato. Per aiutare i senzatetto e donargli un tetto invece che farli stare accampati in strada con temperature prossime allo zero, si potrebbero aprire gli alberghi chiusi per la pandemia. La soluzione della comunità trova sostegno oltre che negli enti umanitari anche negli appelli dei cittadini che chiedono, anzi esigono, un ripristino del decoro nei quartieri della Capitale.
Botta e risposta tra Roma Capitale e Sant’Egidio
Roma Capitale ha a cuore l’emergenza clochard. “L’impegno di Roma Capitale è costante e non è mai venuto meno. Abbiamo regolarmente attivato il Piano Freddo e, proprio da quest’anno, potenziamo ancora di più la stabilità e l’efficacia del servizio con 9 milioni di euro di investimento per un bando basato su progettualità di durata quadriennale su 500 posti. Anche quest’anno abbiamo, poi, rinnovato il sostegno con 120 mila euro al Piano Freddo attivato a livello territoriale da singoli municipi“.
La risposta della comunità di Sant’Egidio è immediata e si sofferma sul fatto che i progetti e i bandi se non trovano una realizzazione pratica servono a poco. L’emergenza è presente, elevata e l’apertura degli alberghi potrebbe essere una veloce alternativa alle morti sui marciapiedi. “Agli 800 posti letto offerti durante tutto l’anno, il Comune di Roma è riuscito finora ad aggiungerne solo alcune decine in più per l’inverno mentre la Caritas e le altre associazioni accolgono complessivamente 1.700 persone, cioè il doppio. Per i circa 3.000 senza fissa dimora che, a Roma, passano ancora la notte all’aperto” ribatte la comunità di Sant’Egidio sottolineando l’insufficienza del sistema di accoglienza.
L’Esquilino e Raggi: arriva la diffida
Nel rione Esquilino l’emergenza clochard tocca un altro punto rispetto alla comunità di Sant’Egidio. La richiesta dei cittadini è di riportare decoro al quartiere, sotto i portici di Piazza Vittorio. Basterebbe applicare il regolamento di Polizia Urbana volto all’adozione di specifiche misure per evitare bivacco e degrado.
La denuncia degli abitanti della zona è la presenza non solo dei clochard ma anche di materassi, cartoni, deiezioni umane, risse e litigi. Un cittadino spiega “Nessuno di noi ha un atteggiamento razzista o discriminante nei confronti di persone che sappiamo essere fragili. Il sistema di accoglienza non funziona e noi non possiamo vivere in maniera normale il quartiere“. Pur con motivazioni differenti, anche per i residenti dell’Esquilino la soluzione più efficace per risolvere l’emergenza clochard è investire in un piano più efficace. L’esigenza è rispondere in maniera rapida alla problematica e alle morti dei senzatetto per il freddo.
La spinta alla diffida è stata data dal diffondersi del degrado non solo sotto i portici ma anche nel giardino inaugurato solamente lo scorso ottobre proprio dal sindaco Virginia Raggi. Prima che la situazione degeneri e ci siano altre morti occorre compiere azioni pratiche e soddisfacenti come l’apertura degli alberghi chiusi per Covid, ribadisce la comunità di Sant’Egidio.
Valentina Trogu