Il primo passo era stato compiuto meno di anno fa. Era dicembre del 2021 quando, con l’approvazione di una delibera da parte della giunta Gualtieri, l’ex ferrovia “Roma-Pantano”, i famosi trenini gialli che attraversano le vie della Capitale, è passata dalla Regione Lazio alla gestione praticamente integrale del Comune di Roma. Il primo passo per trasformarla in quella che il Piano urbano della mobilità sostenibile definisce la Linea G. Ma che cos’è questo progetto? Il nuovo mezzo collegherà Termini a Tor Vergata e, dopo il superamento dei vincoli, i lavori per la sua realizzazione dovrebbero iniziare entro il prossimo anno. Obiettivo: regalare alla città un mezzo in più in vista del Giubileo 2025.
Linea G, le parole dei protagonisti

“Per quanto riguarda gli interventi presso l’area della stazione Termini, il tempio della Minerva Medica e l’area vincolata di Tor Vergata, saranno necessarie indagini archeologiche preventive sotto la direzione scientifica della Soprintendenza – aveva risposto la Sovraintendenza –. Circa gli interventi previsti all’altezza della tenuta di Torre Nova, si ritiene necessario ricucire le esigenze della tutela dell’area, già vincolata negli anni Venti, con l’odierna viabilità al fine della realizzazione degli attesi collegamenti con le strutture di Tor Vergata e le aree interessate dagli eventi del Giubileo“.
“Sono stati superati – hanno dichiarato Giovanni Zannola e Mariano Angelucci, presidenti delle commissioni mobilità e turismo – tutti i vincoli per la realizzazione del progetto e per il 2023 è previsto l’avvio dei lavori: 13 chilometri di tratta e 22 nuovi tram che rappresentano un’occasione di sviluppo importante. L’obiettivo è collegare la zona est di Roma, che soffre pesanti carenze sul piano dell’infrastruttura legate al trasporto pubblico, con uno dei principali snodi della Capitale dove i viaggiatori potranno servirsi di autobus, metro, tram e taxi. Si tratta sicuramente di un’opera importante e complessa che migliorerà la vita di più di mezzo milione di persone che vivono e si muovono tra i municipi I, V e VI e consentirà di integrare l’università di Roma Tor Vergata con il resto della città. Il progetto, grazie alle richieste che sono state avanzate dai cittadini, comporterà anche la riqualificazione di via Antonio Ingegnoli con grande beneficio per i quartieri di Torrenova e Tor Vergata“.
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