A Tor de Cenci gli alunni dell’Istituto Comprensivo riprendono a fare sport nella palestra ristrutturata di Via Gigliozzi. Mentre nelle stanze del Governo si discutono le riaperture e ripartenze delle scuole italiane, la bella vicenda dell’Istituto Comprensivo Via Santi Savarino di Roma, è una di quelle storie che merita di esser raccontata. Per l’istituto del quartiere Tor De Cenci il Natale è arrivato in anticipo. Lo scorso 11 dicembre infatti, in piena crisi pandemica con lockdown a seguire, la Sig.ra Rosanna Teodori, funzionario dell’Ufficio Sport del IX° Municipio e il Dipartimento Sport di Roma Capitale, hanno consegnato alla dirigenza del Via Santi Savarino la palestra ristrutturata del plesso della secondaria di primo grado, Ottorino Respighi, in Via Gigliozzi.

Taglio del nastro per la nuova palestra
Al taglio del nastro, simbolicamente effettuato dal decano del dipartimento di scienze motorie, Prof. Gaetano Lobrace, erano presenti il Dirigente Scolastico, Prof. Claudio Finelli, la DSGA, Sig.ra Rosa Carotenuto, il primo collaboratore del Dirigente, Maestra Patrizia Rossi, il secondo collaboratore del Dirigente, Prof.ssa Alessandra Mazzacrelli e la Referente di plesso, Prof.ssa Erminia Camarra.

Le parole del dirigente del Santi Savarino
Riguardo la consegna della nuova palestra, il dirigente scolastico Claudio Finelli ha dichiarato: «In periodi drammatici come quello che stiamo vivendo, sono proprio questi i segnali che instillano fiducia e speranza all’intera comunità scolastica, – ha commentato il Professor Finelli che, continua – la scuola, grazie al sostegno delle istituzioni, si candida ad essere protagonista della ripresa e baluardo pronto a contrastare qualsiasi fenomeno di marginalizzazione e abbandono».

La consegna in sicurezza della nuova palestra
Alla consegna della nuova palestra dell’I.C. Via Santi Savarino di Tor de Cenci, è avvenuta in assoluta sicurezza, proprio come prevedono le restrizioni vigenti, hanno partecipato anche alcuni giovani atleti della scuola, manifestando il proprio entusiasmo e la loro condivisibile voglia di tornare, al più presto presto, a svolgere le attività sportive in maniera quotidiana e “normale”.