Il giorno della liberazione dell’Italia il 25 Aprile dal nazifascismo è stato festeggiato dal municipio VI con letture, cibo e musica. Evento organizzato dal centro destra che però non ha avuto la partecipazione dell’opposizione, così come di una parte della maggioranza. Assenti infatti Lega, parte del gruppo Fratelli d’Italia e l’Anpi territoriale.
25 Aprile del municipio VI: festeggiamenti contestati
Nicola Franco, presidente del municipio delle Torri, ha definito “strano” questo 25 aprile, come riportato da RomaToday, sottolineando pesantemente queste assenze all’evento e definendole non giustificabili in quanto, come riporta in un lungo post su Facebook, “erano in programma tre eventi che sono durati l’intera giornata e proprio loro mi hanno chiesto di celebrare questo evento sul territorio”.
Roberto Catracchia dell’Anpi territoriale ha spiegato come avesse già avvisato il presidente del municipio VI che non sarebbero stati presenti all’evento perché già impegnati alla manifestazione di Porta San Paolo, sottolineando però che Franco sarà invitato a una nuova iniziativa in via di realizzazione.
Il gruppo consiliare del Partito democratico ribatte invece al minisindaco: “Per noi il 25 Aprile è il ricordo dei morti ammazzati per mano dei nazi-fascisti, non un momento di baldoria”. Franco ha riconosciuto di avere festeggiato il 25 aprile quest’anno per la prima volta e ha voluto evidenziare come ci sia stato l’impegno di promuovere questa giornata nelle scuole per le nuove generazioni “proprio per non avere più uomini e donne in futuro che aspettano 52 anni per riconoscere la giornata della liberazione e quindi commemorarla, e magari insegnarlo ai propri figli. Ricordare per non dimenticare”.
Ciò che viene contestato al governo di centro destra è il non avere affrontato il fulcro di questa giornata, non si è infatti parlato di liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, di lotta partigiana, di resistenza, per questo motivo l’evento è stato definito “strano” dal centro destra stesso, il quale avrebbe dovuto invece opportunamente ricordare la liberazione del Paese dalla mano fascista.
Giamila D’Angelo
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