Alcuni giocatori giocano a calcio, altri invece lo insegnano. Il secondo è sicuramente il caso di Luis Alberto, stella della Lazio di Inzaghi. Il numero 10 è un vero e proprio faro in campo, illumina e serve i compagni come pochi sono in grado di fare. Non è raro inoltre, che con una sua giocata decida l’esito di un incontro. Soprannominato il mago, si è preso la Lazio sulle spalle e continua ad incantarla ogni volta che scende in campo.
La carriera di Luis Alberto
La prima volta in Liga
Luis Alberto comincia la sua carriera da professionista nel Siviglia, una squadra a cui è rimasto tutt’ora molto legato. I Rojiblancos lo prelevarono dal Jerez e dopo diversi anni trascorsi nelle giovanili, nel 2009 arrivarono le prime convocazioni nella squadra maggiore. L’esordio però si fece attendere fino alla stagione successiva e avvenne in Copa del Rey contro la Real Union, a soli 18 anni. L’esordio in Liga invece, avvenne il 16 Aprile del 2011 contro il Getafe.
Intanto lo spagnolo continuava a macinare esperienza e reti nell’under 19. Nel 2012, notato dalla dirigenza del Barcellona, approdò in prestito proprio dagli azulgrana, nella formazione B. In Catalogna rimase solo un anno, ma si trattò di un’esperienza piuttosto importante. Quell’anno infatti, chiuse la stagione con 11 reti e 18 assist. Qui tra l’altro, ebbe l’opportunità di essere impiegato in più ruoli. Giocò la maggior parte delle sue partite da trequartista, ma venne anche impiegato sulle fasce.
Cambio di rotta: destinazione Liverpool
Prestazioni come le sue non potevano di certo passare inosservate e così a porre gli occhi su Luis Alberto fu il Liverpool. La squadra allora allenata da Brendan Rodgers decise di investire sul giocatore, stanziando una cifra vicina agli 8 milioni di euro. Purtroppo però, le aspettative che il tecnico nutriva su di lui non vennero rispettate. Con i reds, lo spagnolo collezionò appena 9 presenze in Premier League e 1 assist.
Per rilanciarsi non c’è niente di meglio di sentire l’aria di casa ed effettivamente così avvenne anche per il ‘Mago’. Nelle due stagioni successive il Liverpool lo girò in prestito in Liga, prima al Malaga e poi al Deportivo la Coruna. Proprio con quest’ultima formazione il centrocampista riesce a riprendere la strada che aveva lasciato in Catalogna. Nel 2015-16 infatti, chiude la stagione con 29 presenze, 6 gol e 7 assist.
Luis Alberto incanta la Lazio
Nell’estate del 2016 la vita calcistica di Luis Alberto prese una piega inaspettata. Questa volta a notare i suoi movimenti fu la Lazio, che sotto il vigile occhio di Igli Tare decise di acquistarlo con una cifra intorno ai 5 milioni dal Liverpool. A discapito di quanto si possa pensare, vedendo giocare oggi lo spagnolo, l’inizio non fu dei migliori. Anzi, nella prima stagione fu un vero e proprio oggetto misterioso. Come ha spiegato più tardi tuttavia, fu un periodo buio anche per la sua vita fuori dal campo.
D’altro canto, la Lazio fece una cosa che le squadre precedenti probabilmente non avevano fatto: seppe aspettare il giocatore. Dopo il primo anno di assestamento, Luis Alberto non solo si prese il posto da titolare, stregando Inzaghi, ma lo stesso tecnico lo impiegò come seconda punta. Il risultato lo diede il campo: 12 gol e 19 assist tra campionato ed Europa League.
Miglior assist-man della stagione
Con il passare del tempo, Luis Alberto è diventato fondamentale in fase di regia. Per questo motivo Inzaghi ha pensato di schierarlo come mezz’ala nel suo centrocampo a 5. Una soluzione che ha permesso al ‘Mago’ di esprimersi e far esprimere al meglio i compagni. La scorsa stagione infatti, è stato il miglior assist man del campionato con ben 16 passaggi chiave riusciti.
Anche quest’anno il classe 1992 ha già dimostrato di aver intrapreso nuovamente i binari dello scorso anno. Basti pensare al lancio con cui ha innescato Immobile in occasione del gol di Akpa Akpro contro il Borussia Dortmund in Champions League. Sabato contro il Bologna è arrivato il primo gol della sua stagione, un’annata che Luis Alberto e la Lazio vogliono vivere nuovamente da protagonisti.
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