Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio volti alla repressione dei reati predatori, gli agenti della Polizia di Stato hanno sorpreso, in due diverse circostanze, due uomini che cercavano di rubare oggetti all’interno delle auto in sosta sul Lungotevere di Roma. Il primo, in ordine di tempo, a destare i sospetti degli investigatori del I Distretto Trevi Campo Marzio è stato un soggetto che, a bordo della propria utilitaria, procedeva a passo d’uomo e si accostava ad ogni auto di grossa cilindrata parcheggiata. Dopo aver individuato la preda da assaltare, scendeva e controllava, attraverso i finestrini, cosa ci fosse all’interno dell’abitacolo.
Quando i poliziotti lo hanno fermato per controllarlo, in auto gli hanno trovato, occultati sotto al sedile anteriore, diversi arnesi ed oggetti atti allo scasso e per questo è stato denunciato. Sempre gli stessi investigatori, pattugliando un altro tratto del Lungotevere, hanno notato uno scooter parcheggiato contromano sul marciapiede ed una persona, con il casco indossato, che si aggirava con fare sospetto tra le macchine.
Il secondo ladro pizzicato sul Lungotevere
Quando gli agenti, appostati, lo hanno visto avvicinarsi ad una Smart, che all’interno aveva delle borse ben in vista, abbassarsi al di sotto dei finestrini e cercare di aprire lo sportello, sono intervenuti e lo hanno bloccato. Nello scooter, l’uomo nascondeva arnesi atti allo scasso ed un “Jammer”, utilizzato per interrompere la frequenza radio dei telecomandi delle autovetture per le chiusure centralizzate delle portiere. In casa, inoltre, i poliziotti hanno scovato circa duecento chiavi per serrature di vario genere, altri oggetti per lo scasso ed altri telecomandi. Al termine degli atti di rito M.D., italiano di 43 anni con vari precedenti analoghi, è finito in manette per tentato furto su autovettura.
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