Il progetto politico “Alternativa Comune” vede un’alleanza di centrosinistra pronta a correre alle elezioni regionali del 2023, che sembra non risentire delle divisioni interne agli stessi grillini per la questione del termovalorizzatore di Gualtieri.
M5S-Pd, progetto “Alternativa Comune”: l’alleanza e gli obiettivi comuni in vista delle regionali 2023
Presenti alla riunione per il progetto politico “Alternativa Comune” i volti del “campo largo”, da Nicola Zingaretti per i democratici a Roberta Lombardi per il M5S all’assessore capitolino Andrea Catarci, esponente di spicco di Sinistra civica ecologista. Progetto che vede un’alleanza di centrosinistra pronta a correre alle elezioni regionali del 2023 e che sembrerebbe non risentire delle divisioni interne agli stessi grillini per la questione del termovalorizzatore di Gualtieri, come riporta RomaToday.
Interesse del “campo largo” è dunque lavorare per realizzare obiettivi comuni. L’ex segretario del Pd ora eurodeputato Massimiliano Smeriglio, commenta così: “Unire la transizione ecologica, la digitalizzazione, all’inclusione sociale vorrà dire fare delle scelte. Quindi serve riorganizzare una parte d’Italia affinché lo sviluppo sia sostenibile dal punto di vista sociale ambientale e offra opportunità. Questa deve essere la base del campo largo e questo deve essere il terreno del confronto“.
Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica, interviene senza fare riferimenti espliciti al termovalorizzatore, ma accenna a un dialogo in corso col sindaco per la valutazione di possibili alternative. Dialogo che seppur non avrà l’esito sperato non metterà comunque a rischio l’alleanza. L’assessora dichiara infatti: “Credo che, pur nel rispetto della propria identità, il dialogo con altre forze politiche non possa basarsi solo e soltanto su una comunione di intenti, credo che invece il dialogo debba essere attivato in maniera mirata su un’agenda di temi specifici. Questo è per me un approccio fondamentale per trovare una convergenza basata sulla concretezza, attraverso un programma fatto di azioni e obiettivi precisi. Un programma che dia a tutte le forze politiche del campo largo la possibilità di contribuire in maniera fattiva”.
Smeriglio interviene anche sulla questione del campo largo per renziani e calendiani: “Io penso che ci sia bisogno anche di un polo moderato, poi ecco, non sarei troppo generoso, nel senso: questo è il campo repubblicano che mi immagino ma senza un ulteriore trasformismo. Calenda e Renzi sono parte di una storia. Renzi non è stato il mio segretario ma lo è stato di tante persone che stanno all’interno del Pd. E Calenda è comunque una risorsa del campo progressista”. I calendiani sosterranno la candidatura di Alessio D’Amato, l’assessore regionale alla Sanità protagonista della lotta al Covid-19, che ha annunciato la sua partecipazione alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra.
Giamila D’Angelo
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