La Polizia ha imposto a un trentenne di Civitavecchia di non avvicinarsi alla sua ex compagna, dopo mesi di maltrattamenti, applicando le norme previste dal “Codice Rosso“. L’uomo sottoponeva infatti la donna ad una vita di sofferenze psicologiche e fisiche, impedendole di vedere e parlare con altre persone. Per lei era vietato uscire di casa da sola e la percuoteva con schiaffi e pugni alla presenza dei due figli minori, sia dentro casa che in strada.
Codice Rosso applicato a Civitavecchia: la storia
La donna, non potendo più vivere i continui maltrattamenti subiti, è stata quindi costretta a interrompere la relazione. Cosa non digerita dal 30enne. Già allontanato dalla casa coniugale, l’uomo ha dato il via a molestie anche con ripetute ed insistenti telefonate, aggirandosi con fare minaccioso nei pressi della sua abitazione al fine di farle cambiare idea e convincerla a tornare a vivere con lui.
Tali condotte hanno però ottenuto un effetto opposto, portando la donna, in un grave stato di ansia e paura per l’incolumità propria e dei suoi figli, a presentare denuncia presso il Commissariato di Civitavecchia. Le indagini dei poliziotti hanno così permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere la misura cautelare prevista dal cosiddetto “Codice Rosso”.
Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, hanno dato così esecuzione alla misura cautelare, emessa dall’Autorità Giudiziaria, del divieto di avvicinamento all’ex compagna nei confronti dell’uomo di Civitavecchia.