Credevamo di averne già capito tutto e invece, quello che abbiamo assaporato con l’uscita dell’album “Ama il prossimo tuo come te stesso” era solamente un assaggio: la sera del 14 dicembre, Manuel Agnelli si è esibito in concerto presso l’Orion Club di Ciampino, in provincia di Roma, sorprendendoci ancora una volta con uno spettacolo in grado di emozionare.
Manuel Agnelli, in concerto all’Orion con l’album “Ama il prossimo tuo come te stesso”










Il cantautore ha intrapreso recentemente una carriera puramente solista e all’inizio di dicembre ha inaugurato un tour a supporto dell’uscita del suo primo disco, segnando così l’inizio di un’esperienza totalmente distaccata e lontana dal gruppo d’origine: infatti, per la prima volta, la band che lo accompagna non prevede la presenza di alcun membro del progetto musicale “Afterhours“, escludendo addirittura il violinista Rodrigo D’Erasmo, ma offrendo una formazione totalmente nuova e giovane composta dai Little Pieces of Marmelade, DD e Frankie, rispettivamente alla batteria e alla chitarra, Giacomo Rossetti al basso e Beatrice Antolini, polistrumentista che spazia dalle tastiere fino alle percussioni. Così, il 14 dicembre, si è realizzata la tappa laziale durante la quale, Manuel Agnelli ha ricordato a tutti che il titolo di “rocker sopravvissuto” è ancora suo, nonostante le voci di chi lo ha accusato di esser diventato nazionalpopolare.
Manuel Agnelli all’Orion: è e sarà sempre il vero rock’n roll
I Little Pieces of Marmelade hanno avuto l’arduo compito, adempito largamente, di scaldare il pubblico prima dell’ingresso sul palco del loro mentore, il quale, ha iniziato il proprio spettacolo cantando il brano “Severodonetsk“. L’entrata in scena da divo, talentuoso e maledetto, ha mandato in visibilio la platea composta da fan eterogenei, proprio a testimoniare come il cantante di “Voglio una pelle splendida” sia stato capace di attirare un ampissimo target: la sala dell’Orion ha totalizzato il sold out, ospitando persone di diverse età, giovanissimi e non, affezionati alle radici Afterhours e amanti della più recente evoluzione mediatica.
Manuel Agnelli, come già detto, ha dimostrato che il rock’n roll non è ancora morto e che la popolarità acquisita negli ultimi anni non ha mutato la sua natura da rocker. Uno spettacolo minimalista il suo, fatto di dettagli semplici ma essenziali. Come al solito, l’interazione con il pubblico è stata improntata su discorsi esplicativi e carichi di quell’ironia, a tratti blasfema e politicamente scorretta, che contraddistingue da sempre l’ex giudice di X Factor ma senza mai allontanarsi dal focus fondamentale di tutto: la sua musica.
Non un semplice concerto
In due ore e mezzo, Agnelli ha eseguito venticinque brani alternandosi tra i suoi nuovi singoli e i pezzi memorabili del suo lavoro da frontman, regalandoci tutte le sfumature che lo caratterizzano. Perché, se quando è seduto al pianoforte intento a cantare la ballata romantica e sognatrice “Milano con la peste” mostra il suo lato più sentimentale, quando imbraccia la chitarra si mostra al mondo che lo segue come un amante passionale, in grado di far tremare quelle corde come se si trattasse di una donna. Si percepisce in maniera diretta che questa capacità non è data solamente dalla lunga esperienza, bensì si tratta di un qualcosa di intrinseco, che fa parte di lui da sempre e che lo pone, a discapito di tutti gli elementi, a un livello superiore agli altri, confermandolo per l’ennesima ma non ultima volta come una delle gemme più preziose che la musica italiana possiede.
Quando suona, Manuel Agnelli ci mette l’anima, il cuore, tutto il suo ossigeno e ogni cellula del proprio corpo, diventando un tutt’uno con la melodia e con gli strumenti, senza risparmiarsi nulla e senza mostrar mai il benché minimo accenno di affaticamento. E così, in maniera -ovviamente- conseguenziale, chi ascolta ne viene sporcato, graffiato e contagiato, lasciandosi travolgere in un vortice sensoriale di altissimo livello. Dunque, assistere a Manuel Agnelli in concerto è un’esperienza assolutamente da provare, almeno una volta nella vita.
La fine del tour è prevista a breve, con le ultime tre date che si terranno a Nonantola, Senigallia e Torino.
Articolo di Valentina Galante
Le immagini sono a cura di © Luca Cesaroni
Seguici su Google News