Cento anni fa la Marcia su Roma dei fascisti. Fu il primo, grande, atto di forza del regime guidato da Benito Mussolini, che in seguito diventerà il Duce e dittatore d’Italia per il Ventennio. Il 28 ottobre del 1922, al tramonto fresco della Prima Guerra Mondiale e con gli echi della Seconda Guerra Mondiale che cominciavano a ronzare nelle orecchie del mondo intero, il Paese vide sfilare il suo futuro dominatore: preso il potere con intimidazione e violenza, il despota nato a Predappio divenne Capo del Governo italiano il successivo 17 novembre 1922. Il resto, ovviamente, è storia. Fu un avvenimento tragico e storico allo stesso tempo che ancora oggi riecheggia nei giorni nostri: la Marcia su Roma trova spazio anche nel dizionario, ma come viene trattata e definita?
Marcia su Roma, la definizione del dizionario

Ecco parte della lunghissima definizione, intervallata dalla complessità di avvenimento storici che costellarono la Marcia su Roma, redatta dalla Treccani:
“Manifestazione di carattere eversivo, organizzata dal Partito nazionale fascista il 28 ottobre 1922, volta al colpo di Stato o quanto meno all’esibizione di una pressione paramilitare che favorisse l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Seguendo la politica del «doppio binario», ossia combinando la pratica squadrista con il compromesso politico, Mussolini mise in atto efficacemente una nuova tattica di conquista del potere per mezzo di una «rivoluzione conservatrice» dalle forme semilegali“.
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