Gli ultimi rilevamenti sul tasso d’inquinamento dei nostri specchi d’acqua non hanno promosso la Regione Lazio: su 82 campioni, infatti, ben 15 situazioni poco positive appartengono al territorio laziale. Mare e laghi inquinati, ma dove? Ecco la lista “della vergogna” della nostra regione: la foce del Marta a Tarquinia, la spiaggia sotto Via Aurelia km 64 a Santa Marinella, la foce del Tevere a Roma, quelle del Canale Crocetta a Pomezia, del Rio Torto e del Rio Grande ad Ardea, foce Verde e quella del Rio Martino a Latina, il mare sotto Via Gibraleon e Viale Europa a San Felice Circeo, la foce del Sant’Anastasia a Fondi, la spiaggia corrispondente al civico 469 di Via Pilestra a Sperlonga, la foce del Rio Santa Croce a Formia, del canale a sud della Darsena e del Rio Recillo a Minturno. Questo l’esito del programma Goletta Verde e Goletta dei Laghi di Legambiente.
Mare e laghi inquinati nel Lazio: le parole del presidente di Legambiente Lazio

“In troppi punti della nostra Regione siamo evidentemente ancora indietro sulla corretta depurazione e nell’intercettare gli scarichi abusivi – ha detto Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, nelle parole riportate da RomaToday – rispetto al quadro nazionale, dal Lazio emerge infatti una situazione difficile, migliorata sui laghi ma con criticità croniche lungo il litorale romano e quello del viterbese e un sostanziale peggioramento nella porzione meridionale lungo la provincia di Latina. Come è giusto che sia, in tanti, tra amministratori, enti locali e parchi regionali, si sono messi a disposizione quest’anno per approfondire ulteriormente le criticità che sono emerse durante le nostre campagne. Da oggi però, insieme ai percorsi virtuosi come contratti di fiume o barriere acchiappa plastiche, vogliamo dotare il Lazio di un nuovo strumento di contrasto all’inquinamento delle acque“.
Poi il passaggio sulla nascita del Laboratorio civico permanente per il monitoraggio delle acque di Legambiente Lazio:
“Il laboratorio sarà disposizione della cittadinanza, delle istituzioni, degli studenti e degli enti di ricerca che ne faranno richiesta – ha concluso Roberto Scacchi –. Attraverso il laboratorio vogliamo dare continuità durante tutto l’anno alle analisi delle Golette, investigando sui punti critici e mettendocela tutta per il miglioramento ambientale che in chiave di qualità dell’acqua, vuol dire sviluppo sostenibile con le green e blue economy e tutela di un bene sempre più prezioso“.
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