La mancata consegna di 300 mila dosi di vaccino antinfluenzale ha spinto la Regione Lazio a far scattare le multe previste dall’accordo stipulato con la Sanofi, il colosso farmaceutico francese incaricato della fornitura dei vaccini. “Nessun ritardo può essere attribuito alla Regione Lazio che è stata tra le prime regioni italiane a bandire la gara con tutto il dovuto anticipo”, afferma l’Unità di crisi Covid-19 della regione. Le responsabilità sono attribuibili al produttore transalpino e chi sbaglia paga.
Il ritardo nelle forniture: ecco i retroscena
La Sanofi afferma di aver prodotto il numero di dosi di vaccino antinfluenzale stabilito da contratto, di averli infialati e spediti. L’accordo tra il gruppo farmaceutico francese e la Regione Lazio prevedeva, nello specifico, l’invio di 1,4 milioni di dosi. Ad oggi ne mancano ancora circa 300 mila e la causa della mancata fornitura risiede in un problema di sicurezza del farmaco. Un enorme lotto di importazione del vaccino Vaxigrip non ha, infatti, superato la valutazione qualitativa dall’Agenzia del farmaco francese.
Il rallentamento della campagna vaccino antinfluenzale 2020
In assenza delle dosi di vaccino antinfluenzale, la campagna di vaccinazione a Roma e nel Lazio ha subito un brusco rallentamento. Le conseguenze del ritardo nella consegna dei farmaci vengono pagate dagli utenti over 65 e dai medici. I primi si ritrovano privi di una importante protezione per la salute in un periodo in cui non è concesso prendersi una banale influenza. I secondi si trovano costretti a dover razionalizzare le dosi del vaccino in loro possesso e, in molti casi, a stabilire delle priorità nella somministrazione. In un clima di disorientamento generale si vengono a creare, così, conflitti tra pazienti e medici come ha affermato il segretario della Federazione Italiana Medici di Famiglia.
La reazione della Regione Lazio
La Regione Lazio ha diffidato la Sanofi già nel mese di novembre appena appurata la mancata consegna dell’esatto numero di dosi del vaccino antinfluenzale. La Centrale Acquisti regionale ha subito richiesto al produttore transalpino di rispettare gli accordi presi da contratto impegnandosi a fornire i farmaci mancanti. A distanza di un mese il gruppo farmaceutico francese risulta ancora indietro di 300 mila dosi e questo ha scatenato la reazione del Lazio. Gli accordi non sono stati rispettati e di conseguenza è scattata una maxi penale per la Sanofi come previsto da contratto. L’azione nei confronti del gruppo sarà non solo penale, come previsto dall’articolo 355 del Codice Penale, ma anche civile con la richiesta di risarcimento dei danni.
Obiettivi della campagna del vaccino antinfluenzale
L’obiettivo è di superare i 2 milioni di cittadini vaccinati superando di gran lunga la campagna dello scorso anno che ha visto vaccinare 960 mila persone. Ad oggi si è superato il milione di dosi di vaccino antinfluenzale ma l’emergenza Covid-19 richiede uno sforzo maggiore. La falla nella composizione del vaccino Vaxigrip del gruppo francese ha creato una carenza vaccinale pericolosa in un anno in cui la vaccinazione è più urgente che mai. Roma e la Regione Lazio si devono attivare velocemente per risolvere l’inadempienza della Sanofi e fornire a medici e pazienti i vaccini antinfluenzali di cui necessitano. In attesa delle dosi di vaccino antinfluenzale mancanti, la Regione Lazio potrebbe richiedere l’acquisto ad un’altra ditta. Il risultato non è però garantito. Occorre considerare, infatti la penuria di vaccini sul mercato internazionale dato il boom di domande legato alla pandemia.