Sarà visitabile la casa del maestro futurista di via Oslavia. Così il Maxxi celebra i 150 anni dalla nascita Giacomo Balla
150 anni dalla nascita di Balla. Il Maxxi lo celebra aprendo per la prima volta la casa di Via Oslavia
Progetto del tutto eccezionale quello del Maxxi, Museo delle arti del XXI secolo. In occasione dei 150 anni dalla nascita di Giacomo Balla, indiscusso esponente del futurismo, verrà aperta la sua casa a via Oslavia, a Roma. A condire la chance di visitare l’abitazione-opera d’arte, ache una mostra al Maxxi. Nel museo sarà possibile ammirare la contemporaneità di Balla, in connessione ad altri artisti contemporanei che a lui si sono ispirati.
“Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno” questo è il nome del progetto curato da Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Maxxi Arte, e Domitilla Dardi, curatrice per il Design del medesimo museo. Si inizierà domani con la parte museale, mentre a partire dal 25 giungo si potrà far visita alla casa ogni weekend. Lì Balla visse fino alla morte insieme alla moglie Elisa ed alle figlie.
La casa, un normale appartamento in una zona borghese di Roma, è stata resa una vera opera d’arte, nonché laboratorio di sperimentazione per l’artista. A lasciar presagire la meraviglia è già l’ingresso del portone, la targhetta FuturBalla. Poi dentro lo studio rosso, i suggestivi bagno e cucina, porte e pareti dipinte.
I mobili, gli arredi, e gli utensili decorati e addirittura costruiti dal maestro futurista. Oggetti utilizzati all’ordine del giorno, fatti sì con materiali poveri, ma ai quali sopperisce un’infinita creatività. Luce, colore e movimento a riprendere quel Manifesto Futurista firmato da lui e Depero nel 1915.
Prova concreta del dinamismo futurista, del creare continuo e perpetuo. Non è solo una casa, è il laboratorio di un artista che coniuga le idee futuriste alla vita quotidiana.
Non poche le opere conservate a Casa Balla. Tra disegni e bozzetti preparatori , restaurati recentemente, spiccano anche le opere pittoriche delle figlie dell’artista torinese. Luce ed Elica hanno abitato e sono state custodi della casa fino agli anni ’90.
Entusiasta del’iniziativa la presidente del Maxxi, Giovanna Melandri che dichiara ” è un progetto totale come totale era l’idea di arte del maestro futurista” e sulla casa continua “L’appartamento di Balla […] esalta il suo universo caledoscopico e sperimentale”.
Lorenzo Montemauri
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