Meg porta il suo Vesuvia Tour tra le mura del Monk di Roma, gremitissimo per il ritorno nella capitale di Maria Di Donna, dopo lo show della scorsa estate a Villa Ada.
Uno scenario minimal nel quale il gioco di luci si concentra sulla cantante e sul polistrumentista Marco Fugazza che disegna la linea melodica. Avvolta da un vistoso cappuccio che ricopre il volto inizia il live con Napolide, brano che apre anche l’ultimo album. È un concerto che si presenta come un appuntamento per i nostalgici dell’ex voce dei 99 Posse che, con la sua carriera solista lanciata nei primi anni Duemila ha portato nuova linfa alla vena cantatutorale della sua generazione facendosi, al contempo apprezzare dal pubblico più giovane per le recenti produzioni.
Meg Vesuvia Tour, la tappa al Monk












Ritorna all’elettronica il fil rouge di questo live costruito sulle fondamenta di Vesuvia che sostiene per l’appunto ossatura principale dello show, trovando la sua esplosione sin dalle nuove Ciglia, Scusa Se Sono Felice, Aquila, Fortefragile. I brani hanno già fatto breccia nel cuore dei presenti, divenendo già dei piccoli classici della produzione dell’artista partenopea, cantati dal coro che si innalza fino alle ultime file del club capitolino. Un crescendo nel quale Meg interagisce continuamente con il pubblico, rendendo l’atmosfera incandescente, complice il sound emanato ad altissimi volumi dalle casse trasforma la location in una dancehall culminante sulle note di Quello Che, continuando su Corto Circuito nella reprise del periodo con la crew campana che l’ha lanciata al successo.
Continua ad attingere dal passato più recente quello del gioiellino Psychodelice (nel quale apriva la prima parentesi elettronica della carriera) con Troppo Facile e Distante, per poi stupire i presenti con un suggestivo intervento di un coro Le Mani Avanti, composto da circa quaranta elementi, precedentemente immortalato da Meg sui social con Quello Che a cappella. Grazie è il brano con il quale dopo circa novanta minuti, l’artista si congeda dal palco romano concedendosi successivamente a foto e momenti insieme ai presenti intervenuti alla venue capitolina.
Le immagini sono a cura di © Andrea Melaranci
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