E’ accaduto in una mensa di una scuola dell’infanzia di Monterotondo, dove oggetti metallici sono stati rinvenuti nei pasti per i bambini. Sono due i casi già accertati.
La scuola dell’infanzia in questione è quella di via Nenni, a Monterotondo, Comune della provincia nord di Roma. Dopo i due gravi episodi, registrati il 22 e il 25 aprile, è intervenuto il sindaco: “L’assessore alla Scuola Matteo Garofoli ha inoltrato una formale denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri“. Ha rassicurato sempre il sindaco che gli uffici competenti si sono attivati per fare chiarezza sull’accaduto.
Attivate le procedure per far luce sulla mensa di Monterotondo
Già venerdì 23, a seguito del primo episodio, la società concessionaria del servizio, alla quale erano stati richiesti urgenti chiarimenti a riguardo, ha comunicato al Comune “Di aver immediatamente attivato procedure interne finalizzate ad accertare i dati di rintracciabilità degli ingredienti utilizzati e comunque, in attesa delle risposte da parte delle industrie alimentari, di essersi precauzionalmente rivolta ad altri fornitori”. La società ha anche aggiunto “Di di aver eseguito una analisi tecnica al fine di verificare se i corpi estranei (viti) potessero derivare da apparecchiature utilizzate per la preparazione dei piatti. La verifica ha accertato e verificato che le viti non provengono da attrezzature o arredi del centro cottura: le apparecchiature utilizzate per la preparazione dei pasti sono infatti un mixer industriale risultato perfettamente integro e un bollitore ad alta capacità composto da un’unica lastra di acciaio senza giunzioni“.
Le dichiarazioni del sindaco e dell’assessore alle Politiche Educative
Ha dichiarato il sindaco Riccardo Varone, il giorno in cui si è verificato il secondo episodio: “Il fatto che quest’oggi si sia verificato un altro e identico episodio, nonostante l’attivazione di tutte le procedure di sicurezza e i controlli effettuati, induce a non escludere nessuna ipotesi. Per individuare autori e responsabilità e per cautelare tutti, Comune, Istituti scolastici, società concessionaria e soprattutto famiglie e bambini, l’assessore alla Scuola Matteo Garofoli ha inoltrato una formale denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri. Inviteremo inoltre i componenti della Commissione Mensa ad ispezionare i locali del centro cottura e a verificare tutta la filiera di produzione, trasporto e somministrazione dei pasti, che, si ricorda, nel plesso in questione come del resto in altri, avviene con porzioni sigillate singolarmente in osservanza delle ancora più stringenti misure igienico-sanitarie legate alla pandemia, ispezione che avverrà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid“.
L’assessore alle Politiche educative Matteo Garofoli ha infine concluso: “Confermo il massimo impegno, mio, dell’intera Amministrazione comunale, degli Uffici, degli Istituti comprensivi e della società concessionaria del servizio a far luce su questi episodi inaccettabili, nella piena convinzione che l’obiettivo comune sia quello di tutelare la sicurezza e la salute dei bambini. Condivido l’apprensione delle famiglie in un anno già di per sé particolarmente difficile per il mondo della scuola e comprendo le motivazioni che hanno portato ad aprire alla possibilità, per quelle che ne faranno richiesta, di usufruire del pasto domestico, come da comunicazione che i dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi interessati dal servizio di refezione scolastica stanno formalizzando in queste ore alla società concessionaria“.
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