In una scuola d’infanzia di Montespaccato c’è una tettoia che contiene amianto, materiale altamente tossico, che quindi andrebbe rimossa. Nonostante la segnalazione del comitato di quartiere risalente al 18 gennaio scorso, ad oggi non risulta ancora alcun intervento.
Montespaccato, amianto nella tettoia della scuola: in cinque mesi nessun intervento risolutivo
Nella scuola d’infanzia “Carlo Evangelista” di Montespaccato c’è una tettoia, quella di un locale esterno all’istituto, una centrale termica, composta da amianto. Il materiale è altamente tossico e cancerogeno per cui il comitato di quartiere, dietro le denunce dei genitori preoccupati, ne ha segnalato la presenza il 18 gennaio scorso.
La questione è arrivata in consiglio municipale, come riporta RomaToday, al quale Claudia Finelli dichiara: “Prima di intraprendere la strada politica abbiamo provato a risolvere contattando gli uffici tecnici, ma non è stato possibile. Poi è normale che i cittadini denuncino la cosa”. Nella mozione del 22 marzo firmata da Finelli e dalla collega di lista Caterina Monticone, si legge: “In seguito alla segnalazione da parte del comitato abbiamo avvisato l’assessore ai lavori pubblici che con una nota protocollata inviava la segnalazione all’ufficio tecnico”.
Questa la risposta degli uffici via mail: “La lavorazione consiste nella sostituzione della copertura del locale tecnico, in quanto quella esistente contiene amianto e compresa nelle lavorazioni riguardanti l’appalto denominato ‘rimozione amianto nelle scuole presenti sul territorio del municipio XIII’. Tale appalto è stato aggiudicato e la ditta sta eseguendo tutte le operazioni propedeutiche”.
Finelli: “Purtroppo il rimpallo di responsabilità blocca tutto”
Dopo cinque mesi però non c’è stato ancora alcun intervento risolutivo, e l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Petracca lo conferma: “Ad oggi gli uffici tecnici non mi hanno informato di niente, farò una verifica. Sarebbe comunque responsabilità della dirigenza scolastica mettere in sicurezza l’area”.
Finelli sottolinea in conclusione alla testata: “Sul tema non è stata fatta alcuna commissione ad hoc, tantomeno un sopralluogo. Sarebbe urgente incapsulare la tettoia per poi rimuoverla, ma ancora prima il dirigente scolastico dovrebbe recintare l’area per impedire che ci vada qualche bambino. Purtroppo il rimpallo di responsabilità blocca tutto: il municipio dice che la scuola è responsabile e che l’appalto è del comune, così si resta fermi e la tettoia è ancora lì”.
Giamila D’Angelo
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