Il tribunale di Roma ha condannato la Cotral a pagare un risarcimento di 157 mila euro alla famiglia di Vincenzo Cecchini, morto a 59 anni per un adenocarcinoma polmonare.
L’uomo, dipendente della compagnia di trasporti laziali, è stato esposto per anni all’amianto. Questa esposizione, senza neanche la protezione di dispositivi adeguati, lo ha portato ad ammalarsi.
Morte di Vincenzo Cecchini, dipendente Cotral: la decisione del Tribunale di Roma

Vincenzo Cecchini era stato dipendente della Cotral per oltre un decennio. Operaio prima, addetto alla manutenzione delle scale mobili della metro, e poi autista per la nota azienda.
La diagnosi della malattia polmonare era arrivata a novembre del 2010 e ha portato l’uomo alla morte nel giro di soli otto mesi.
Il Tribunale di Roma e, in particolare, il giudice del lavoro Valentina Cacace, ha confermato la sentenza di primo grado. La Cotral Spa, dunque, come riportato da Corriere, è stata condannata al risarcimento di Laura Cristofanelli, vedova di Cecchini, e dei due figli della coppia.
La consulenza tecnica, infatti, ha riconosciuto il nesso esistente fra l’esposizione lavorativa all’amianto e l’insorgenza della malattia. Inoltre, il Tribunale di Roma, come riporta sempre Corriere, ha anche riconosciuto il danno biologico di natura psichica per i figli di Cecchini, che alla morte del padre avevano 30 e 31 anni.
Giulia Guglielmetti
Seguici su Google News